Omicidio di Sharon Verzeni, Sergio Ruocco convocato di nuovo in caserma: intanto i carabinieri perquisiscono casa
Nella mattinata di oggi, giovedì 22 agosto, Sergio Ruocco è stato convocato in caserma per la terza volta: questa volta, però, non è stato interrogato sull'omicidio di Sharon Verzeni. La sua presenza serviva esclusivamente per effettuare una perquisizione nell'abitazione in via Merelli, dove l'uomo viveva con la compagna. In questi ultimi giorni gli investigatori hanno sentito nuovamente il fratello, la sorella e i genitori della 33enne uccisa la notte del 30 luglio a Terno d'Isola. È possibile che da questi interrogatori sia emerso qualche dettaglio da chiarire con la perquisizione.
Le indagini sull'omicidio di Sharon Verzeni
Dopo oltre venti giorni dalla notte del delitto, non c'è ancora nessun nome nel registro degli indagati. E soprattutto sembra non esserci neanche una pista più tracciata di altre. Inizialmente i sospetti, forse per i tanti, troppi, femminicidi a cui la cronaca ci sta abituando, sono ricaduti sul compagno di Sharon Verzeni, Sergio Ruocco.
Tuttavia sono stati gli stessi familiari di lei, in primis il padre, a dire che non avevano dubbi della sua innocenza. "Mi fido di lui", aveva detto il fratello Cristopher ai microfoni di Fanpage.it. Inoltre e telecamere sembrerebbero confermare che Ruocco non sia mai uscito di casa la sera dell'omicidio, come lui stesso aveva dichiarato. Anche se gli investigatori a Fanpage.it hanno chiarito che "il suo alibi deve essere ancora verificato".
Le indagini sembrano quindi a un punto morto e per questo gli investigatori del comando provinciale di Bergamo, che non si arrendono, hanno risentito tutti per scavare nella vita della 33enne e trovare un appiglio da cui partire.
La perquisizione in casa di Sergio Ruocco
Oggi i militari hanno deciso si convocare di nuovo in caserma Sergio Ruocco e dopo poco, con lui, sono andati nell'abitazione in cui viveva con Sharon. Qui c'era anche il personale del Reparto investigazioni scientifiche che, indossate le loro tutte bianche, sono entrati nell'appartamento per ispezionarlo. È entrato anche Ruocco e poco dopo sono tornati in caserma. La perquisizione, infatti, è durata poco più di dieci minuti: dalle 10,11 alle 10,26. Ed è stato controllato soprattutto il garage. Subito dopo l'ispezione anche Ruocco è andato via.
Il sospetto quindi è che siano andati nell'abitazione soltanto per prelevare qualche oggetto o per mostrare agli inquirenti uno specifico dettaglio. A tal proposito i carabinieri in una nota dichiarano: "Le motivazioni dell’accesso all'abitazione sono coperte da doveroso riserbo investigativo". Ma poi ci tengono a precisare che "la posizione di Ruocco non è cambiata e non risulta indagato".