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Omicidio Sharon Verzeni

Omicidio di Sharon Verzeni, il compagno: “Non l’avrei mai lasciata uscire da sola”

“Se avessi saputo che sarebbe uscita a quell’ora, non l’avrei lasciata”: a dirlo è Sergio Ruocco, il compagno di Sharon Verzeni. La donna aveva 33 anni ed è stata uccisa con quattro coltellate in via Castegnate a Terno d’Isola.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Se avessi saputo che sarebbe uscita a quell'ora, non l'avrei lasciata": a dirlo è Sergio Ruocco, il compagno di Sharon Verzeni. La donna aveva 33 anni ed è stata uccisa con quattro coltellate in via Castegnate a Terno d'Isola, comune in provincia di Bergamo, la notte del 30 luglio. L'uomo non è indagato e attualmente vive a casa dei suoceri.

Originario di Seriate, Ruocco è un idraulico di 37 anni. La notte dell'omicidio, lui e la compagna avevano cenato nell'appartamento che aveva acquistato tre anni fa. La coppia si frequentava da sedici anni e progettava di sposarsi: aveva infatti terminato il corso per fidanzati. Il 30 luglio, Verzeni aveva terminato il turno di lavoro alla pasticceria. Dopo aver fatto la spesa, ha aspettato il compagno.

Verso le 22 l'uomo è andato a dormire perché stanco: "Capitava che Sharon andasse a camminare la sera per il caldo, da sola oppure qualche volta con me. Ma se avessi saputo che sarebbe uscita a quell’ora, non l’avrei lasciata", ha detto al quotidiano Il Corriere della Sera. La 33enne, in scarpe da ginnastica e con le cuffie per la musica, è uscita verso mezzanotte. Ha camminato per cinquanta minuti, passando dalle strade più periferiche del paese.

Poi è stata accoltellata in via Castegnate. È riuscita solo a telefonare al 112 per chiedere aiuto. Alcuni passanti hanno poi allertato nuovamente i soccorsi, dando indicazione su dove si trovasse. In questi giorni una donna che vive in un edificio di via Castegnate, dove è stato sequestrato un box in cui è stata trovata una branda, ha raccontato di aver sentito il rumore di una sgommata poco prima del lamento: "Poi ho tirato su la tapparella e ho visto la ragazza a terra".

La 33enne è morta all'ospedale papa Giovanni XXIII. Subito dopo i carabinieri hanno fatto irruzione nell'appartamento che condivideva con Ruocco. L'uomo è stato fatto spogliare e fotografare per verificare la presenza di escoriazioni o lividi. Lo hanno perquisito e interrogato, ma non è emerso nulla.

Non è stato nemmeno ripreso dalle telecamere presenti all'angolo della strada. Da quelle immagini, infatti, si vede solo Verzeni uscire: "Non c’era niente che la preoccupasse, ho chiesto anche alle sue colleghe al lavoro. Speravo che le indagini portassero a qualcosa più velocemente, ho chiamato e mi hanno detto che stanno facendo il possibile. Bisogna lasciarli lavorare". 

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