Omicidio di Nataly Quintanilla, interrotte le ricerche del corpo: si attendono le analisi sul borsone trovato nell’Adda
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Non ci sono ancora tracce del corpo di Nataly Quintanilla, la baby sitter di 40 anni sparita da Milano il 24 febbraio e di cui il compagno Pablo Gonzalez Rivas ha confessato l'omicidio. Le ricerche dei vigili del fuoco, che per giorni hanno scandagliato le chiuse tra il fiume Adda e la Martesana, non hanno dato esito positivo e si sono ora interrotte. L’uomo aveva raccontato alla gip Anna Calabi di averla uccisa per sbaglio, durante un gioco erotico, e di aver messo il corpo all'interno di un borsone, per poi gettarlo in un canale nelle campagne del Milanese, sulla strada verso Treviglio.
L'eventualità di portare Rivas sul posto per farsi indicare il luogo preciso dove trovare il borsone rimane, al momento, soltanto un'ipotesi. L'autorità giudiziaria non ha ancora dato nessuna indicazione di questo tipo. Si profila ora il sospetto che l'uomo possa aver mentito sul punto nel quale avrebbe abbandonato il corpo della compagna. L'autopsia sul cadavere della donna sarebbe però fondamentale per verificare il racconto della morte accidentale riferito da Rivas agli inquirenti.
Come appreso da Fanpage.it, qualche giorno fa gli investigatori avrebbero trovato lungo le sponde del fiume Adda un borsone di colore scuro, simile a quello descritto da Rivas, ma senza nulla al suo interno. Nonostante non ci sia la certezza che si tratti della valigia utilizzata dall'uomo per trasportare il corpo di Quinanilla, le forze dell'ordine avrebbero deciso di repertare l'oggetto. Il Ris farà ora tutte le analisi del caso, ma per avere i risultati potrebbero essere necessarie ancora settimane.