Omicidio di Lucia Cipriano a Melzo, fermata la figlia Rosa
Fermata nella notte, dopo un lungo interrogatorio, una delle tre figlie di Lucia Cipriano, ritrovata fatta a pezzi nella vasca da bagno e avvolta in un cellophane. Le accuse sono di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere. Le altre figlie, invece, sono state ritenute estranee ai fatti. Rosa Fabbiano, 58 anni, era l'unica sospettata. Alle altre due sorelle, Loredana e Cosima, aveva detto che la madre, che da settimane non rispondeva al telefono, si trovava in una casa di riposo. A fare la terribile scoperta era stata infatti la figlia minore Loredana, che vive a Trento e da tempo tentava inutilmente di mettersi in contatto con la vittima. Rosa invece abitava a una decina di chilometri dalla madre (nel paese di Mediglia), e tra le figlie era quella che faceva regolarmente visita all'anziana nell'appartamento di via Boves. Davanti alle domande sempre più pressanti della sorella più giovane avrebbe però ogni volta accampato delle scuse, fino a dire che si trovava ricoverata in una Rsa. La 47enne non le avrebbe creduto e si sarebbe messa in macchina per verificare con i propri occhi, ritrovandosi in questo modo proprio dentro la scena del crimine.
Le indagini
Lucia Cipriano, 84 anni, è stata ritrovata da una delle figlie riversa nella vasca da bagno. Il corpo fatto a pezzi, probabilmente da una sega, e già in avanzato stato di decomposizione. Quello che rimaneva, avvolto in un cellophane tra sangue e sporcizia. Fin dai primi momenti del ritrovamento le indagini si erano fin da subito indirizzate nell'ambito familiare: l’anziana non frequentava nessuno, dal momento che non era autosufficiente e aveva un principio di demenza senile, e in casa non sono stati trovati segni di scasso né di una possibile rapina. Si attende l'autopsia, per definire quando e come sia stata uccisa Lucia Cipriano. Nel frattempo, si indaga anche sul movente.