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L'omicidio di Candido Montini

Omicidio di Garzeno, i cittadini pronti a dare il loro DNA per trovare l’assassino di Candido Montini

Gli inquirenti indagano su una macchia di sangue su un mobile e su un’impronta di una scarpa a casa della vittima, mentre i cittadini di Garzeno si dicono pronti a sottoporsi al test del DNA.
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Candido Montini
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Sono due le tracce trovate nell'abitazione di Candido Montini potrebbero portare a una svolta nelle indagini sull'omicidio avvenuto a Garzeno, in provincia di Como. La prima è una macchia di sangue rinvenuta su un mobiletto a poca distanza dal cadavere del 76enne ucciso a coltellate. La seconda è l'impronta di una scarpa che, secondo le prime ricostruzioni, non sarebbe riconducibile a nessuna delle persone presenti sulla scena del crimine dopo il ritrovamento del cadavere. Nel frattempo, i compaesani della vittima si sono dichiarati pronti a sottoporsi al test del DNA per aiutare gli inquirenti a trovare l'assassino dell'ex vicesindaco.

La macchia di sangue sul cassetto

La traccia di sangue sarebbe stata rinvenuta sul cassetto di un mobile a poca distanza dal punto in cui è stato trovato il corpo senza vita di Candido Montini, ex vicesindaco di Garzeno. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c'è quella della rapina finita tragicamente. In questo quadro, il 76enne titolare di una bottega di alimentari, sarebbe stato aggredito con un coltello – forse da cucina – con l'obiettivo di derubarlo. Ma non risulta che nessuno abbia frugato nell'abitazione, che appare in ordine, così come non sono stati sottratti i 40 euro che Montini aveva in tasca, l'orologio che aveva al polso e la fede che portava al dito.

Il portafogli della vittima è stato ritrovato a 20 metri di distanza da casa. Non si esclude che si tratti di un tentativo di depistaggio.

L'impronta della scarpa

Si indaga anche sull'impronta di una scarpa appartenente a qualcuno che avrebbe calpestato il sangue del 76enne. Secondo le prime ricostruzioni, non apparterrebbe né al fornaio che ha trovato l'ex vicesindaco privo di vita, né alla cognata che ha dato l'allarme, né ai soccorritori intervenuti in seguito.

Si attende l’esito dell'esame del DNA sulla tracce di sangue, così come l'esame delle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella strada vicino a casa di Montini.

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