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L'omicidio di Candido Montini

Omicidio di Candido Montini, il 17enne sospettato dell’assassinio sarebbe un parente della vittima

Per l’omicidio di Candido Montini nel piccolo paese di Catasco, frazione di Garzeno, è stato fermato un 17enne, parente della vittima. I carabinieri hanno individuato il suo Dna dove è avvenuto l’assassinio.
A cura di Giorgia Venturini
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Candido Montini
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Il 17enne fermato per l'omicidio Candido Montini nel piccolo paese di Catasco, frazione di Garzeno, sarebbe un parente della vittima. A svelare il presunto colpevole e il legame di sangue sarebbe stato il test del Dna prelevato dal giovane, così come è stato eseguito a tappeto su quasi tutti i cittadini della zona. Tutti gli accertamenti sono ancora in corso.

Stando alla ricostruzione di quanto accaduto, Candido Montini è stato ucciso lo scorso 24 settembre a coltellate con 24 colpi tra addome e collo. La vittima era molto conosciuta in paese per il suo passato da vicesindaco: in paese aveva un negozio di alimentari e due figli. Fin dai primi giorni di indagini, movente e assassino erano sconosciuti. Così la decisione dei carabinieri di eseguire una mappatura dei profili di Dna su tutta la comunità del paese confrontandoli con quanto invece ritrovato sul luogo del delitto.

Durante i vari sopralluoghi, il reparto Ris dei carabinieri infatti avrebbe trovato alcune tracce biologiche sia sul portafoglio che sulla presunta arma del delitto. Alla fine i risultati hanno permesso di collocare il 17enne nella casa della vittima il giorno dell'omicidio. Si stanno procedendo con gli ulteriori accertamenti del caso.

A difendere il giovane – come riporta Il Corriere della Sera – è la sua famiglia, imparentata in qualche modo con la vittima: "Noi abbiamo le mani pulite". I componenti di questo nucleo famigliare erano già stati interrogati come persone informate dei fatti nei giorni successivi il delitto. La nonna del 17enne avrebbe spiegato agli investigatori che il nipote ha un alibi: era a lezione di scuola guida nella fascia oraria in cui è morta la vittima. Per i carabinieri invece gli indizi a suoi carico non sarebbero pochi, primo tra tutti il suo Dna ritrovato sulla scena del crimine e le immagini delle telecamere di video sorveglianza che lo riprenderebbero mentre si allontanava dal paese. Le indagini proseguiranno anche nei prossimi giorni.

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