Omicidio di Bergamo, Alessandro Patelli spostato in un altro carcere dopo le minacce di morte
È stato trasferito in un altro carcere Alessandro Patelli, il 19enne arrestato con l'accusa di aver ucciso con sei coltellate il 34enne Marwen Tayari davanti agli occhi della moglie e delle sue due figlie. Stando a quanto riporta Il Corriere di Brescia, la decisione del trasferimento è stata presa dopo che un detenuto, connazionale della vittima, ha minacciato di morte il 19enne. A confermare l'episodio era stato lo stesso Patelli durante l'udienza di convalida alla fine della quale il giudice per l'indagini preliminari ha deciso di rifiutare la richiesta dell'avvocato difensore che aveva chiesto i domiciliari. Così il sostituto procuratore che indaga sull'omicidio ha dato il via libera per il trasferimento immediato del ragazzo in un'altra casa circondariale: "Per ragioni di sicurezza", spiegano dalla Procura.
Il 19enne resta in carcere
Non andrà ai domiciliari dunque Petelli: il suo avvocato per il momento esclude di impugnare al Riesame la decisione del giudice per le indagini preliminari. Ora si attende il permesso per i genitori e il fratello di incontrare il 19enne, che non hanno ancora visto dallo scorso 8 agosto, il giorno dell'omicidio. Intanto gli inquirenti cercando ancora di ricostruire quanto accaduto in quei minuti: finora si sa che Marwen Tayari prima di essere ucciso a coltellate ha avuto proprio una discussione con Patelli scoppiata perché il 34enne stava mangiando un panino con la sua famiglia sui gradini esterni della casa del 19enne. Al vaglio degli inquirenti c'è soprattutto quanto è accaduto subito dopo l'aggressione. Alcuni testimoni hanno riferito a Fanpage.it che i soccorsi non sono arrivati subito. Una volta sul posto i sanitari e medici del 118 non hanno potuto far altro che accertare il decesso.