Omicidio Carol Maltesi, si cercano risposte nei computer della vittima e di Davide Fontana
Non sono ancora terminati i sopralluoghi nei due appartamenti di Rescaldina (Milano) in cui vivevano Carol Maltesi – la ragazza di 26 anni brutalmente uccisa a gennaio scorso – e Davide Fontana, l'uomo che ha confessato il suo omicidio. Il 43enne era il suo vicino di casa e in passato i due avevano avuto una relazione durata appena un mese. Gli inquirenti di Busto Arsizio, con l'aiuto dei carabinieri di Brescia, sono a lavoro non solo per ricostruire le ultime ore di vita di Carol, ma anche per capire che tipo di rapporto ci fosse tra i due.
Sequestrati i computer di Carol e di Fontana
Delle risposte ai dubbi degli inquirenti potrebbero essere date proprio dai device elettronici sequestrati sia a casa di Davide Fontana che nell'appartamento di Carol. Nonostante la confessione del 43enne, la ricostruzione del delitto – come spiegato sabato scorso dal procuratore di Busto Arsizio, Carlo Nocerino – è in itinere. Per questo motivo, il reo confesso sarà interrogato nuovamente nei prossimi giorni.
La confessione di Davide Fontana
Nell'ultimo interrogatorio, il 43enne ha ricostruito quanto accaduto nella notte tra il 10 e l'11 gennaio quando Carol sarebbe stata uccisa. I due si sarebbero incontrati a casa della ragazza: avrebbero avuto un rapporto sessuale che sarebbe stato ripreso con il cellulare dell'uomo. La 26enne era stata incappucciata e legata a un palo da lap dance: a un certo punto, l'uomo l'avrebbe colpita alla testa con un martello. Poi le avrebbe tagliato la gola con un coltello che, successivamente, sarebbe stato gettato. Il video sarebbe stato poi cancellato: in quelle immagini potrebbe esserci la risposta a tutti i dubbi degli inquirenti.
La scena del delitto ripulita
Come spiegato dal procuratore, le affermazioni di Fontana hanno trovato riscontro nel primo sopralluogo effettuato sabato. La scena del delitto è stata però minuziosamente ripulita. Sono state trovate alcune tracce ematiche e degli stracci, con i quali potrebbe essere stato tolto il sangue di Carol, che saranno periziati. Per queste perizie, è stato spiegato a Fanpage.it, ci vorranno però ancora alcuni giorni. Così come bisognerà aspettare prima di poter avere gli esiti dell'autopsia.
Il piano di Davide Fontana
Il piano di Fontana per disfarsi del cadavere di Carol è stato messo in atto il giorno dopo l'omicidio: il 43enne avrebbe acquistato un freezer – trovato al piano inferiore della casa di Carol – dei teloni coprenti per le finestre e degli attrezzi che sarebbero stati utilizzati per fare a pezzi il corpo. Nei giorni successivi avrebbe fatto dei sopralluoghi per trovare un luogo in cui abbandonarli. Nei due mesi antecedenti il ritrovamento, Fontana avrebbe utilizzato il cellulare di Carol per rispondere ad amici e parenti. Amici e parenti che, mentre vengono trovati tutti i tasselli necessari per chiudere le indagini, dovranno ancora aspettare prima di poter dare una degna sepoltura alla ragazza.