Omicidio Carol Maltesi, niente rito abbreviato per Davide Fontana: ora rischia l’ergastolo
L'ha deciso il gup di Busto Arsizio (Varese). Che ha rigettato la richiesta di rito abbreviato per Davide Fontana, il quarantenne milanese che a Rescaldina ha ucciso e fatto a pezzi Carol Maltesi, 26enne con cui aveva una relazione. Colpevole, secondo l'uomo, di pianificare il trasferimento in provincia di Verona per stare più vicina al figlio.
Giudicato con rito immediato
"Sono pentito, non riesco a guardare in faccia i genitori di Carol, ma non ho premeditato nulla", ha detto Davide Fontana in aula, prima di essere portato via. Proprio i genitori di Carol, del resto, si erano fermamente opposti alla richiesta del procedimento che avrebbe garantito a Fontana lo sconto di un terzo della pena.
Verrà così giudicato dalla Corte d’assise di Busto Arsizio con rito immediato: prima udienza, il 24 ottobre.
L'omicidio di Carol Maltesi
L'uomo, 43 anni, bancario, aveva conosciuto Carol qualche anno fa, e con lei aveva intrapreso una relazione aperta. Ma, nel tempo, Davide Fontana era diventato sempre più geloso e possessivo. Fino al delitto, dopo aver scoperto l'intenzione di lei di abbandonare Rescaldina e trasferirsi in Veneto, per stare più vicina al figlio di sei anni.
Fatta a pezzi in 15 sacchi dell'immondizia
Oltre all'omicidio, Davide Fontana è accusato anche di aver fatto a pezzi il cadavere e di averlo conservato in un freezer acquistato apposta in rete. E di aver tentato in tutti i modi, dopo due mesi, di sbarazzarsene: prima provando a bruciarlo, e poi abbandonandolo in 15 diversi sacchi dell'immondizia trovati da un'escursionista che passeggiava per i boschi di Borno (Brescia).