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Omicidio Buccinasco, il telefono criptato della vittima e l’arma usata dai killer: cosa si sa finora

Proseguono le indagini dei carabinieri che stanno cercando di dare un nome e un volto ai killer che ieri mattina hanno freddato in pieno centro a Buccinasco il boss del narcotraffico Paolo Salvaggio. Le indagini si stanno concentrando sui tre telefoni trovati addosso alla vittima, di cui uno criptato. Segno che Salvaggio, che era agli arresti domiciliari, possa non essere mai uscito dal giro di droga.
A cura di Giorgia Venturini
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I tre cellulari trovati addosso a Paolo Salvaggio, di cui uno criptato. Le telecamere di sorveglianza che hanno ripreso gli assassini scappare. E quell'arma molto comune utilizzata dai killer. Da qui partano le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano per ricostruire secondo per secondo quanto successo la mattina dell'11 ottobre a Buccinasco e per fare un nome e cognome agli assassini. Fino ad ora si sa che l'omicidio è stato commesso da assassini che con lucidità e freddezza hanno sparato in pieno centro. La vittima è Paolo Salvaggio, il boss del narcotraffico agli arresti domiciliari proprio nel paese noto in Lombardia per essere da decenni il quartier generale della ‘ndrangheta.

Le immagini delle telecamere della zona

I video delle telecamere di videosorveglianza della zona riprendono un grande scooter T-max con a bordo due uomini. Il volto completamente coperto da un casco integrale. Per gli inquirenti potrebbe trattarsi proprio dei due killer che ieri mattina di sono avvicinati al 60enne mentre era in sella alla sua bici per poi finirlo con un colpo alla testa una volta a terra. Ora e zona del passaggio della moto coincide con l'omicidio. Poi la fuga dei due verso Corsico. Tutto però è ancora in fase di ricostruzione. Al momento però i killer non sono stati identificati. Così come non è ancora stata trovata l'arma del delitto: certo è che l'arma usata è una 7.65, ovvero una pistola semiautomatica molto comune e precisa soprattutto nelle brevi distanze. Ma chi erano i killer? Qual è il loro legame con ‘ndrangheta e traffico di droga? Tutte domande che avranno risposte solo tra qualche giorno.

I tre cellulari trovati sul corpo della vittima

Se da una parte si indaga sugli assassini dall'altra si cercano sempre più informazioni sulla vittima, finita più volte in procedimenti giudiziari. Da tre anni però, da quando è uscito dal carcere per finire di scontare la sua pena ai domiciliari, sembrava svolgere una vita tranquilla. O almeno è quello che lasciava credere. Poteva uscire di casa solo due ore al giorno: dalle 10 alle 12. E proprio durante la sua libera uscita è stato ucciso. Addosso a Paolo Salvaggio sono stati trovati tre cellulari, di cui uno di questi criptato. Un particolare che ha fatto però immediatamente insospettire gli inquirenti: il telefonino criptato – come riporta Il Corriere della Sera – infatti è utilizzato solitamente dai trafficanti di droga. Segno quindi che una volta fuori dal carcere Salvaggio possa aver ripreso il suo traffico di droga. Per questo le indagini si stanno concentrando su un conto in sospeso o su un debito non saldato. Una cosa è sicura: a Buccinasco si è tornato a sparare ma la criminalità organizzata da qui non se ne è mai andata.

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