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Omicidio Bozzoli, per capire se il corpo è stato bruciato si getterà un maiale nel forno di una fonderia

Lo hanno deciso i giudici della Corte d’Assise. Al momento unico imputato dell’omicidio è il nipote Giacomo Bozzoli.
A cura di Giorgia Venturini
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Verrà sacrificato un piccolo maiale per cercare di risolvere il giallo dell'omicidio di Mario Bozzoli. Lo ha deciso la Corte d'Assise di Brescia che da 2015 indaga sull'imprenditore scomparso da Marcheno, in provincia di Brescia, dove si trova la sua fonderia. Il suo corpo non è mai stato trovato, per questo tra le ipotesi degli inquirenti c'è anche quella che Bozzoli sia stato "eliminato" in uno dei due crogioli della sua stessa fonderia. Ma può un uomo finire nel nulla? Ed è proprio quello che vorranno capire investigatori e inquirenti con questa loro decisione: il prossimo 27 aprile alle 14.30 un piccolo maiale, l'animale più compatibile secondo gli esperti con il profilo biologico dell'essere umano, verrà ucciso prima e poi verrà gettato nel forno della fonderia Gonzini di Provaglio d’Iseo. Verrà vestito con abiti simili a quelli che indossava l'imprenditore la sera della scomparsa. "Un uomo della corporatura di Bozzoli, alto 1.83 per 85 kg, dovrebbe produrre resti tra i 2 e i 3,6 kg. Ma non si può dire", ha spiegato al Giorno il medico legale. Poi ha precisato: "Anni fa un operaio che si suicidò in una acciaieria di Alessandria saltando in un forno a mille gradi: il corpo si atrofizzò, dopo 5 minuti fu estratto con un rampino. Non aveva fatto in tempo a disidratarsi e non vi fu nessuna esplosione".

Il nipote unico imputato per omicidio

Al momento unico imputato dell'omicidio è il nipote Giacomo Bozzoli, accusato per la morte dello zio e di aver occultamento del cadavere di Mario, il cui corpo però non è mai stato trovato. Davanti ai giudici della Corte d'Assise le prime sue parole sono state: "Prima di iniziare voglio dire che dirò tutta la verità perché sono innocente. Dirò solo la verità". Giacomo Bozzoli ha detto agli inquirenti di aver pensato inizialmente a un malore o che lo zio potesse essere andato via per qualche giorno per motivi sentimentali. A insospettire ancora tutto è stato il ritrovamento del corpo dell'operaio Beppe Ghirardini nei boschi di Ponte di Legno: era una delle ultime persona ad aver visto in vita l'imprenditore. Anche la sua morte è ancora avvolta nel mistero.

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