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Omicidio Bovisio Masciago, le testimonianze degli amici di Marco Magagna: “Non era violento con la compagna”

Le due verità sull’omicidio di Bovisio Masciago (Monza e Brianza). “Ho ucciso il mio compagno per legittima difesa dalle botte”, ha raccontato Stella Boggio, 33 anni. Ma le testimonianze di parenti e amici vanno in tutt’altra direzione.
A cura di Francesca Del Boca
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Ha fin da subito dichiarato di aver agito per legittima difesa, e di aver ucciso con una coltellata in pieno petto il compagno per proteggersi dalle botte e dalle violenze. Ma qualcosa, stando alle testimonianze depositate da colleghi, parenti e amici della coppia, sembra non tornare fino in fondo nella versione di Stella Boggio, 33 anni, arrestata per l'omicidio di Marco Magagna, 38 anni, avvenuto la notte del 7 gennaio nell'appartamento che i due condividevano a Bovisio Masciago (Monza e Brianza).

"Era un ragazzo d'oro", ha raccontato ad esempio un collega di Magagna, come lui impiegato all'azienda metalmeccanica Fma di Varese. "Un ragazzo solare, educato, sempre con il sorriso stampato in bocca". Ritratto che coincide con le tante testimonianze messe a verbale in questi giorni. "Lei ci aveva già provato il 27 dicembre, aveva ferito Marco a una mano. Lui era stato accompagnato da un suo amico in Pronto soccorso, ma aveva deciso di non denunciare per tutelarla, ha anche un figlio di 8 anni che non vive con lei ma con i nonni paterni, e questo fa capire tutto”, un'altra voce ancora.

Due verità, quella di Stella Boggio e quella riportata da amici e parenti, che corrono in direzioni completamente opposte. Anche se per il momento restano confermati i domiciliari concessi alla designer dal gip di Monza, misura ritenuta più adatta alle sue condizioni psicologiche. Eccesso colposo di legittima difesa o omicidio volontario?

"Gli dicevamo continuamente di lasciarla perché era gelosa, morbosa, aggressiva… ma lui era innamorato, voleva sistemarle la vita. Faceva tutto per lei, che aveva dei problemi di cui lui si era fatto carico. Non l'avrebbe mai aggredita", un altro amico, che ha descritto Marco Magagna come un uomo pacato, premuroso, su cui fare affidamento. Mentre sarebbe stata Stella Boggio la parte della coppia più problematica. "Marco era un ragazzo normale, che amava viaggiare, pescare e stare con gli amici, non era un violento. Non parlava volentieri della sua situazione a casa, era quasi imbarazzato".

Quello che succedeva in casa, del resto, lo hanno parzialmente riportato i vicini di casa, che ai militari hanno raccontato di aver sentito spesso grida, rumori di forti litigate e insulti provenire dalla casa di via Tonale negli ultimi mesi. Gli inquilini della palazzina, secondo quanto emerso, erano talmente esasperati da aver chiamato il 112 almeno in un paio di occasioni, e di aver addirittura scritto una lettera di protesta all'amministratore di condominio.

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