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Omicidio Boiocchi, tifosi dell’Inter costretti a lasciare la curva: “Cacciati anche bimbi e disabili”

Alla notizia della morte di Vittorio Boiocchi, gli ultras dell’Inter hanno costretto i tifosi, sotto minaccia, a lasciare la Curva Nord. A Fanpage.it, le testimonianze di due persone presenti a San Siro, la sera del 30 ottobre, durante la partita Inter-Sampdoria.
A cura di Ilaria Quattrone
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"C’erano addirittura anche dei ragazzi disabili che sono stati fatti uscire, quindi brutto veramente brutto": è quanto ha raccontato a Fanpage.it una tifosa che nella giornata di domenica 30 ottobre era allo stadio San Siro di Milano per la partita Inter-Sampdoria. Durante il match, è arrivata la notizia della morte di Vittorio Boiocchi, il capo ultrà dell'Inter ucciso mentre rientrava a casa nel quartiere Figino.

Due persone a bordo di una moto, hanno esploso cinque colpi di pistola. Per il 69enne – con alle spalle ventisei anni di carcere per una decina di condanne – non c'è stato nulla da fare: è morto in ospedale. Una volta appresa la notizia, i supporters della Curva Nord avrebbero costretto, sotto minaccia, gli altri tifosi a lasciare il settore.

"Non ho visto tutta questa violenza che ho letto sui giornali, ovviamente ci sono state minacce, quello è vero.
Poi ho avuto anche l’occasione – dice a Fanpage.it, un tifoso – di vedere la figlia di Boiocchi che era lì, che piangeva e quindi sono stato anche un po’ scosso da questa cosa".

Famiglie costrette a uscire

"Le persone che erano in curva, a parte quelle al centro che sono andate via abbastanza di spontanea volontà perché evidentemente erano tutti gruppi della curva storici quelli che sono andati via, non erano molte contente. Ci hanno messo parecchie a farli uscire".

"Quello che ho visto io – spiega una tifosa a Fanpage.it – è che c’erano anche delle famiglie, dei papà o delle mamme con i bambini che erano per niente contenti di uscire ne ho visto in particolare modo uno che proprio tirava il padre per tornare indietro, poverino".

Alcuni tifosi, dopo aver abbandonato la curva, si sarebbero recati in settori, diversi da quello previsto dal loro biglietto, e avrebbero continuato a vedere la partita: "La cosa, anche grave, è stata che secondo me in tanti hanno scavalcato e sono venuti nei vari altri settori".

"Quindi ho visto scavalcare gente che dalla curva, veniva nel secondo anello arancio e con loro c’è stata anche una rissa. Secondo me c’è stato anche un rischio di sicurezza notevole, praticamente non c’erano gli steward in curva, era evidente che non avessero la forza di contrastare i capi curva".

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