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Omicidio Anselmo Campa, l’imprenditore di Grumello ucciso per colpa di una Clio rossa

Sarebbe un’automobile, una Renault Clio Rossa, il movente dell’omicidio dell’imprenditore bergamasco Anselmo Campa, ucciso dall’ex fidanzato della figlia.
A cura di Beatrice Tominic
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Ha confessato di aver ucciso Anselmo Campa, imprenditore di Grumello, in provincia di Bergamo, nella notte fra sabato e domenica scorsi: si tratta di Hamedi El Makkaoui, conosciuto da tutti come Luca Makka, l'ex fidanzato della primogenita 21enne dell'imprenditore.

Il ragazzo, 22enne operaio di origini marocchine, avrebbe compiuto l'estremo gesto per un'automobile, una Renault Clio Rossa, che l'imprenditore aveva regalato alla figlia 5 anni prima, ma che spesso utilizzava anche lo stesso Makkaoui tanto che, quando la storia d'amore fra i due è terminata, l'auto era rimasta al giovane.

Dalla pagina Facebook di Makkaoui
Dalla pagina Facebook di Makkaoui

La confessione di Makkaoui

L'imprenditore, però, aveva deciso di riappropriarsi della macchina, già messa in vendita e per cui aveva già trovato un possibile acquirente che avrebbe incontrato nella giornata di martedì. In quello stesso giorno, però, Makkaoui si è presentato a casa dell'imprenditore in via Nembrini. Fra i due si è presto aperta una discussione, la situazione è degenerata e, afferrato un martello, Makkaoui ha colpito alla testa e ucciso Anselmo Campa. Questa sarebbe la vicenda ricostruita dal 25enne durante la sua confessione davanti alla pm Maria Esposito, come scrive oggi Il Giorno, dopo che, nella stessa mattina, era andato a fare le condoglianza all'ex moglie dell'imprenditore.

L'imprenditore trovato morto nella sua casa

Anselmo Campa è stato trovato morto a causa di una ferita alla testa nella sua casa nel centro di Grumello del Monte, in provincia di Bergamo, lo scorso 2o aprile. Il corpo dell'imprenditore, che aveva 56 anni, è stato rinvenuto dai carabinieri in una pozza di sangue. La Procura ha subito aperto un'inchiesta e sono state aperte immediatamente le indagini per omicidio aggravato: la prima ipotesi, infatti, è stata quella di una rapina finita male.

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