Omicidio Anna Turina, resta in carcere Enrico Zenatti: davanti al giudice respinge ogni accusa
Resta in carcere Enrico Zenatti, il 45enne accusato di aver ucciso la suocera Anna Turrina nella casa di Malavicina, in provincia di Mantova. Nell'interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari l'uomo ha respinto ogni accusa. Le manette per lui sono scattate 24 ore dopo il delitto: a convincere le autorità giudiziarie a emettere l'ordine di arresto sono state le immagini della telecamera di video-sorveglianza dei palazzi vicino. Così dopo pochi minuti i carabinieri che indagano sull'accaduto hanno già scartato l'ipotesi di malore e incidente: la donna infatti è stata trovata ai piedi delle scale con delle ferite da arma da taglio, tra cui anche una alla gola. A dare l'allarme invece erano stati i figli che una volta a casa – nella villetta in diversi appartamenti abita tutta la famiglia – hanno trovato la madre insanguinante ai piedi delle scale. Da quanto confermato dai carabinieri a Fanpage.it tra i due sembrerebbe ci fosse astio ormai da tempo. L'ipotesi infatti che l'omicidio sia avvenuto al termine di una lite.
Zenatti aveva fatto già tre anni di carcere
Dai successivi accertamenti è emerso il passato scomodo di Enrico Zenatti: l'uomo di 53 anni nel 2005 era stato arrestato con l'accusa di aver ucciso due prostitute a Verona: Luciana Lino De Jesus di 29 anni e di Jolanda Holgun Garcia, 38 anni, il cui cadavere non fu mai ritrovato. Tutto si era concluso con l'assoluzione: lo aveva deciso la Corte d'Assise dopo che aveva fatto già tre anni di carcere. Ora sia il vecchio procedimento che questo sono state sempre affidate al procuratore Fabrizio Celenza. Zenatti si era creato una nuova vita nel Mantovano: nel paesino lo conoscevano tutti per aver gestito un negozio di frutta e verdura della famiglia della moglie.