Omicidio a Treviglio, il fratello di Monica Leoni: “La sua vicina di casa voleva finirla”
"L'impressione, guardando quelle immagini e quella donna che cercava qualcosa nella borsa, è che volesse finirla": ai dirlo al quotidiano "Il Corriere della Sera", è il fratello di Monica Leoni. La 57enne è rimasta ferita dopo che la vicina Silvana Erzembergher, 71 anni, le ha sparato. Con Leoni c'era anche il marito Luigi Casati che però è morto sul colpo. Le immagini a cui il fratello della 57enne fa riferimento, sono i frame del video ripreso da un vicino di casa.
Monica Leoni è sveglia e ricorda tutto
In quei pochi minuti si vede la donna con la pistola ancora in mano mentre, accanto all'uomo ormai morto, c'è Monica Leoni. Il proiettile le ha reciso l'arteria femorale. La 57enne si trova adesso ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: stando a quanto riportato dal fratello, uno dei cinque, la donna è sveglia e ricorda tutto quello che accaduto in quel maledetto giovedì 28 aprile. Sono molti i dubbi che si susseguono da allora: in primis perché la donna avesse con sé una revolver, detenuta regolarmente, dopo le varie denunce e le segnalazioni fatte da Monica Leoni e dal marito?
I litigi e i dispetti degli scorsi mesi
Quanto accaduto giovedì sarebbe stato il culmine di una serie di litigi e dispetti. Sembrerebbe infatti che, come raccontato dai vicini, la coppia aveva ricevuto scritte sulla porta di casa e non solo: "Diversi si sentivano suonare il campanello alle quattro di notte". Nei mesi precedenti, la coppia aveva presentato querela: Monica Leoni l'aveva denunciata il 5 luglio e sempre la coppia aveva chiamato i carabinieri dopo che erano stati aggrediti con un bastone. Che cosa sia scattato nella testa della donna, resterà agli inquirenti scoprirlo: intanto, durante l'interrogatorio di convalida svolto dal giudice per le indagini preliminari Vito di Vita, la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere.