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Omicidi in corsia a Saronno, all’ex medico Cazzaniga e alla sua infermiera sequestrati 3 milioni di euro

L’ex medico Leonardo Cazzaniga e l’ex infermiera Laura Taroni, già condannati per le morti in corsia all’ospedale di Saronno, sono stati riconosciuti responsabili dalla Corte dei Conti di aver provocato un danno erario di circa 3 milioni di euro.
A cura di Giorgia Venturini
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La Corte dei Conti ha disposto per l'ex medico Leonardo Cazzaniga e l'ex infermiera Laura Taroni, già condannati perché ritenuti responsabili delle morti in corsia all'ospedale di Saronno, un sequestro preventivo di 3 milioni di euro. Ai due lo Stato ha riconosciuto un danno erariale dal preciso valore di 3.153.872,28 di euro.

Gli arresti e le condanne per omicidio

L'ex vice primario del pronto soccorso dell'ospedale di Saronno è stato ritenuto responsabile di aver somministrato farmaci letali a più pazienti tra il 2011 e il 2014. Si trova ora in carcere dove sta scontando una pena all'ergastolo. Le indagini erano scattate nel 2014 e avevano portato il 29 novembre del 2016 all'arresto di Cazzaniga e dell'infermiera Laura Taroni, sua ex amante. La donna invece sta scontando una condanna a trent'anni perché ritenuta colpevole dell'omicidio del marito Massimo Guerra e della madre Maria Rita Clerici. Entrambi i delitti sono avvenuti contando della complicità di Cazzaniga.

I danni per tre milioni provocati all'ospedale

Ora gli approfondimenti dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Como ha permesso di constatare che le condotte dei due ex sanitari ha provocato un danno all'Asst Valle Olona, dove entrambi appunti lavoravano. I danni con cui l'azienda sanitaria ha dovuto fare i conti sono soprattutto due: "Il danno indiretto – spiegano in una nota le Fiamme Gialle – cagionato dai risarcimenti che l’Ospedale ha dovuto pagare agli eredi dei pazienti deceduti, dall’altro l’ulteriore danno non patrimoniale, nella fattispecie di danno all’immagine, derivato dal discredito gettato sulla funzionalità e la capacità assistenziale della struttura".

Eseguito il sequestro preventivo

Così la Corte dei Conti ha provveduto a disporre il sequestro preventivo e già eseguito per i condannati: il danno erario è stato quantificato per la donna in 900mila euro e in 2.253.872,28 euro nei confronti del medico. Per questi importi ora è stato disposto ed eseguito il sequestro conservativo.

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