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Omar, morto a 18 anni dopo una settimana in ospedale: l’ipotesi che viaggiasse sul cofano dell’auto

Potrebbe essere stato un gioco pericoloso a causare la morte di Omar Khalaf, il 18enne trovato sull’asfalto agonizzante a Lonato del Garda nella serata dell’8 settembre. Secondo gli inquirenti, si sarebbe trovato sul cofano di un’auto.
A cura di Fabio Pellaco
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Omar Khalaf
Omar Khalaf

La morte di Omar Khalaf potrebbe non essere stata una tragica fatalità. Il 18enne, ritrovato l'8 settembre agonizzante in mezzo alla strada a Lonato del Garda, nel Bresciano, sarebbe stato vittima di un gioco pericoloso e non di una caduta dal monopattino. Come riportato dal giornale La Voce di Mantova al momento della caduta, Khalaf si sarebbe trovato sul cofano dell'auto su cui stava viaggiando.

L'ipotesi di un gioco pericoloso finito in tragedia

Omar Khalaf era stato ritrovato a terra lo scorso 8 settembre in via Mancino a Lonato del Garda, in provincia di Brescia. In un primo momento i rilievi sembravano propendere per una caduta dal monopattino, ritrovato sull'asfalto accanto al giovane. In seguito a ulteriori accertamenti, starebbe prendendo piede l'ipotesi di un'imprudenza.

Le immagini delle telecamere presenti nell'area, visionate dalla Polizia Stradale di Desenzano del Garda, mostrerebbero chiaramente un'auto rossa, con la targa visibile, transitare lungo la strada dove è avvenuto l'incidente. Il ragazzo sembrerebbe viaggiare sul cofano della vettura. Le circostanze della caduta e gli istanti successivi sono ancora al vaglio degli inquirenti che stanno cercando di stabilire con esattezza se sia possibile confermare l'ipotesi dell'imprudenza finita in tragedia.

Aveva partecipato a una festa prima dell'incidente

Il 18enne aveva studiato al Centro di Formazione Professionale (Cfp) di Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano. La sera dell'incidente avrebbe partecipato a una festa. La Polizia Stradale sta tentando di rintracciare tutte le persone che hanno trascorso con lui le ultime ore.

Ritrovato a terra da alcuni passanti, era stato trasferito agli Spedali Civili di Brescia in codice giallo e ricoverato nel reparto di rianimazione. Inizialmente le sue condizioni non sembravano essere preoccupanti, ma dopo una settimana il suo cuore ha cessato di battere, troppo gravi le ferite riportate nell'impatto con l'asfalto.

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