Omar Confalonieri arrestato per stupro, le chat insistenti con l’amica per farsi comprare il farmaco
La mattina del 2 ottobre e i giorni prima Omar Confalonieri, l'agente immobiliare arrestato per stupro, aveva un unico obiettivo: procurarsi il benzodiazepine con cui avrebbe droga le sue vittime prima di abusare della donna. I giorni stesso dell'aggressione ha tentato di farsi comprare il farmaco da una sua amica. Un piano dunque progettato e ben studiato già prima dell'incontro con la coppia fissato con la scusa di parlare di agevolazioni fiscali legati all'acquisto di un box: "L'uomo ha progettato e organizzato tutto sin dalle prime ore della giornata, avendo evidentemente maturato in sé tale proposito criminoso", come riporta il giudice per le indagini preliminari Stefania Pepe.
Il farmaco comprato poco prima lo stupro
La mattina del 2 ottobre, lo stesso giorno dell'aggressione, già alle 8.46 Confalonieri ha scritto a un'amica per chiederle di comprargli il farmaco: "Minias in gocce… ci vorrebbe la prescrizione, ma a me le danno sempre, basta dire che lo prendi abitualmente… costano circa 11 euro… grazie scusami", come riportano le carte della Procura e Il Giorno. L'amica di Confalonieri risponde alla 11,27 e scrive così: "Omar, è pieno di gente: ho 11 persone davanti, non posso fermarmi così tanto, scusa ma devo lavorare…". Il primo tentativo dunque non va: per questo motivo dunque quando l'agente immobiliare incontra le sue vittime è in ansia. Non si è ancora procurato il farmaco, ma decide di rimediare subito: il 48enne chiede alla coppia di accompagnarlo in farmacia e da loro si fa prestare anche i soldi. Tutto senza il timore di essere scoperto: nella farmacia infatti era entrato anche l'uomo della coppia per comprare delle vitamine alla figlia di pochi mesi, che è rimasta sempre con i tre anche durante i momenti della violenza. A subire l'abuso è stato la donna prima della sua casa e poi nella casa dell'arrestato.
Confalonieri era dipendente della cocaina
Confalonieri non risponde alle chiamate della famiglia fino al mattino successivo: alle 8.03 del 3 ottobre risponde alla compagna scrivendole un messaggio con scritto: "Sto bene, tra poco ti chiamo". Sia le sera che la mattina sono tante le chiamate delle famiglia: la preoccupazione sullo stato di salute dell'uomo è dovuto al fatto che l'agente immobiliare è dipendente dalla cocaina e sente regolarmente due spacciatori, nel mirino ora della Direzione distrettuale antimafia di Milano. L'uomo è stato però incapace di disintossicarsi in questi anni nonostante la vicinanza della famiglia.