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Oltre 2.500 militari lasceranno le città, Fontana: “Sicurezza percepita va aumentata e non diminuita”

Oltre 2.500 militari lasceranno le città. Una “rimodulazione” dell’operazione Strade sicure annunciata dal ministro Guerini. Contrario il presidente Fontana: “Sicurezza percepita va aumentata e non diminuita”.
A cura di Enrico Spaccini
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Più di 2.500 militari lasceranno il presidio delle città per tornare alle loro attività di alpini, paracadutisti, genieri e carristi. Lo ha annunciato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini in occasione del convegno organizzato il 20 aprile a Napoli per celebrare i 30 anni della Direzione investigativa antimafia (Dia). Il controllo del territorio e l'ordine pubblico "è compito delle forze di polizia – ha ricordato il ministro – le forze armate fanno un altro lavoro". Se ancora "è presto per dire chi va via e da dove", come dice il capo della polizia Lamberto Giannini, si sa già che saranno più di 2.500 i militari che abbandoneranno l'operazione "Strade sicure". Immediata la risposta del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: "Penso a Milano, la sicurezza percepita va aumentata e non diminuita".

L'operazione "Strade sicure"

"Strade sicure è un'esperienza che nasce da alcune situazioni specifiche", spiega il ministro Guerini: "da una parte dopo le vicende del 1992, con l'esigenza di dare testimonianza e concreta azione di controllo del territorio, e dall'altra poi si sviluppa anche l'attività di prevenzione rispetto a fenomeni di terrorismo". L'operazione era stata avviata il 4 agosto 2008: un'attività di pattugliamento da parte dei militari dell'Esercito italiano voluta dal governo Berlusconi. "Non è l'ordinarietà e non deve essere l'ordinarietà – ammonisce Guerini – va rimodulata". Ad oggi, sono 7.800 le unità militari impiegate in tutto il territorio italiano e che tra non molto scenderanno a circa 5mila.

La replica del presidente Fontana

Una decisione che non trova nel presidente della Regione Lombardia un alleato. Con un post pubblicato sul suo profilo Facebook, infatti, Attilio Fontana ha precisato di non condividere la posizione del ministro della Difesa. "La sicurezza percepita va alimentata e non diminuita", afferma il presidente. "Penso a Milano, ma più in generale a tutte le città della Lombardia, il numero dei rappresentanti delle Forze dell'ordine sul territorio va aumentato e non ridotto". Posizione condivisa dall'assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, che attraverso una nota definisce "insensato" parlare di ridimensionamento puntando il dito contro la "carenza di organico delle forze dell'ordine".

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