Oltre 165 milioni di mascherine non conformi vendute allo Stato: sequestrati 35 milioni di euro a una società
Nella giornata di oggi, martedì 16 luglio, la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 165 milioni di mascherine non conformi vendute allo Stato durante l'emergenza da Covid-19. I militari hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per 35 milioni di euro, disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brescia, nelle province di Brescia, Lucca e Pisa e nei confronti di due società, i cui legali rappresentati sono accusati di frode in commercio, frode nelle pubbliche forniture, riciclaggio, autoriciclaggio e violazioni in tema di dispositivi di protezione individuale.
Dalle indagini che in un primo momento sono state svolte dal gruppo di Savona, è emerso che a novembre 2020, una società per azioni che opera nella provincia di Brescia aveva fornito alla struttura commissariale nazionale, costituita durante l'emergenza da Covid-19, un ingente quantitativo di mascherine non conformi ai requisiti di legge, ottenendo un profitto di oltre 31 milioni di euro.
Le successive indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Brescia, sul conto della stessa società e del relativo rappresentante legale, hanno consentito di accertare altre ipotesi di reato, tra cui riciclaggio e autoriciclaggio perché è stato scoperto che avrebbe trasferito parte dei guadagni ad altre società controllate.