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Oliveto Lario, recuperato il cadavere del 26enne disperso nel lago di Como: era a 90 metri di profondità

È stato recuperato il corpo senza vita del 26enne disperso nelle acque del Lario dallo scorso 22 luglio quando è rimasto vittima di un incidente in barca: il cadavere era a circa 90 metri di profondità ed è stato individuato dai robot utilizzati dai vigili del fuoco che per una settimana ha scandagliato le acque nella zona di Oliveto Lario dove è avvenuto l’incidente.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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È stato individuato a 90 metri di profondità il cadavere di Florin Iancu, il 26enne di nazionalità romena, disperso nelle acque del lago di Como dallo scorso 22 luglio: il corpo senza vita del giovane è stato recuperato quest'oggi in località Onno, frazione di Oliveto Lario, in provincia di Lecco, dai vigili del fuoco che avevano iniziato da subito le ricerche.

Si indaga sulla dinamica dell'incidente

Il ragazzo era in barca con un amico di 23 anni: i due avevano noleggiato un'imbarcazione, ma questa non era stata ancorata al fondale e per cercare di recuperarla il giovane si è tuffato in acqua e non è più riemerso. L'amico è stato tratto in salvo da alcuni bagnanti mentre il 26enne non è riuscito a riemergere. Il 23enne invece, sotto shock, è stato portato a riva e soccorso dal personale sanitario del 118 intanto avvertito e giunto sul posto con un'ambulanza e un'auto medica: infine è stato trasportato in ospedale a Lecco dove è stato sottoposto alle visite del caso.

Il corpo individuato da un robot a 90 metri di profondità

I vigili del fuoco di Lecco e i sommozzatori di Milano allertati subito dopo l'incidente hanno iniziato immediatamente le ricerche del 26enne, anche con un robot subacqueo: per una settimana hanno scandagliato le acque del Lario tra Onno e Mandello però l'esito è stato negativo fino ad oggi quando i robot hanno individuato il corpo del 26enne a circa 90 metri di profondità. Ora resta da chiarire la dinamica dell'incidente che si aggiunge alla ormai già lunga lista di annegamenti mortali nei laghi lombardi: per questo l'invito degli esperti è quello di essere sempre molto prudenti.

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