Olimpiadi invernali 2026, a che punto sono i cantieri a Milano a un anno dall’evento: la sfida è finirli in tempo
Manca esattamente un anno e poi allo stadio San Siro di Milano si accederà il braciere olimpico nella cerimonia di apertura che darà il via alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Mancano 12 mesi esatti, poi saranno cinque cerchi olimpiadi in Italia dopo Torino 2006. Noi di Fanpage.it siamo stati tra i cantieri milanesi: quello dell'arena Santa Giulia che ospiterà le partite di hockey, quello del villaggio olimpico e quello di Fiera Milano dove gareggeranno gli atleti del pattinaggio sul ghiaccio. Sono i tre cantieri milanese, gli altri sono nelle altre location delle gare olimpiche tra la Valtellina e il Veneto di Cortina. Ma a che punto sono i cantieri a un anno dalla Olimpiadi? Finirà tutto in tempo?
Il cantiere dell'arena Santa Giulia
All'arena Santa Giulia si vedono le tribune e a breve arriverà anche il tetto. Qui verranno giocate le partite di hockey, ma il progetto di questo nuovo palazzetto va oltre i Giochi Olimpici: "Rimarrà un palazzetto sportivo e per eventi musicali", precisa Giammichele Melis, direttore del progetto per Arup. E poi ha aggiunto: "Prima di costruire l'arena c'era un impianto industriale, ora la zona prima di sorgere il cantiere è stato bonificato". Sono in corso invece ancora i lavori di bonifica nella parte esterna, che termineranno – ci assicurano – in tempo per il 6 febbraio 2026.
Qui i lavori durano da un anno e mezzo: "Ci sono 883 pali in cemento armato, profondi 30 metri. Gli elementi strutturali si producono fuori dal cantiere e poi vengono portati qui per essere montati più velocemente". L'arena ospiterà 16mila posti, nella capienza massima. Ma quanto è costata l’Arena? Di più del previsto o meno?
"Il mondo delle costruzioni in questi ultimi anni è stato condizionato da un aumento dei costi. Per quanto riguarda il costo complessivo dell'opera, diciamo che l'operatore Eventim [Ticketone] lo sviluppatore è l'unico titolato a dare informazioni di questo tipo. Possiamo dire che sarà sicuramente uno dei cantieri più veloci che si sono visti negli ultimi tempi", ha precisato Giammichele Melis.
Lo spazio di fiera Milano per le gare di pattinaggio
"Alla fiera Milano si terranno invece le gare di dello speed skating, quindi si tratta di un'arena particolare perché è ad anello. Verrà svolta la gara di velocità con 400 metri di ghiaccio come lunghezza", ha precisato Oscar Cassa, il direttore tecnico di Fondazione Fiera Milano.
Qui il tutto verrà perfezionata solo nei prossimi mesi, perché la struttura base è quella della Fiera Milano: quindi una volta realizzato l'anello di ghiaccio si provvederà a installare anche le tribune per circa 6.500 posti.
"Al centro avevamo una parete tagliafuoco che suddivideva completamente il padiglione 13 dal padiglione 15 (quelli impiegati per le Olimpiadi), quindi sono stati eliminati i pilastri interni e sono state realizzate delle travi di grande luce", ha continuato Oscar Cassa. In questo caso l'investimento complessivo è di 15 milioni di euro, totalmente sostenuto da Fondazione Fiera. E anche in questo caso dopo le Olimpiadi si possono organizzare concerti con 12.500 persone, ma anche congressi.
Il villaggio olimpico allo scalo romano
Mancano solo gli arredi affidati a Fondazione Milano-Cortina e poi il villaggio olimpico all'ex scalo romano sarà pronto ad ospitare gli atleti che disputeranno le gare in città. Anche questo edificio avrà una vita dopo l'evento a cinque cerchi: sarà lo studentato milanese che ospiterà 1700 ragazzi al prezzo medio per camera di 800 euro.
Lo spiega Luca Mangia, General Manager Coima Rem: "Sarà uno studentato convenzionato col Comune di Milano. Ci sono tariffe differenti a seconda di chi dormirà in camera singola e chi in camera doppia e a seconda anche delle fasce di reddito: la media delle tariffe è intorno agli 800 euro ma si partirà dai 450 euro per le persone meno abbienti".
E dopo la fuga degli atleti dal villaggio olimpico di Parigi la domanda è d'obbligo: "Qui non prevediamo nessuna fuga. Gli arredi li riutilizzeremo per lo studentato, quindi saranno di tutto rispetto. Non saranno temporanei. Speriamo che gli atleti dormiranno nelle camere e non nelle aree esterne: anche perché d'inverno la situazione climatica è peggiore", tiene a precisare Luca Mangia.
Qui i lavori sono nei tempi stabiliti: "Abbiamo iniziato i lavori a inizio gennaio 2023 in modo da poter consegnare tutto al Comitato Olimpico Internazionale entro luglio 2025".
Anche per questo cantiere i lavori sono costati più del presto: qui circa 40 milioni di euro in più rispetto al preventivo iniziale per causa guerra in Ucraina, inflazione e tassi di interesse. "Stiamo – conclude Luca Mangia – lavorando con il Comune, Regione Lombardia e i ministeri competenti per trovare una soluzione per una parziale compensazione di questi extra costi. Perché aumentando i costi di costruzione l'investimento non è sostenibile: se fosse stato un'opera completamente privata noi in questo periodo non l'avremmo realizzata. Avremmo aspettato diciamo una stabilizzazione del mercato, delle costruzioni e l'avremmo costruita in un periodo successivo".