Oggi a Milano il funerale di Ramy Elgaml, l’Imam: “Dobbiamo essere messaggeri di pace e giustizia”
Oggi mercoledì 4 dicembre si sono svolti i funerali di Ramy Elgaml. Il 19enne è morto lo scorso 24 novembre durante un inseguimento con i carabinieri. Lo scooter su cui viaggiava, guidato da un amico di 22 anni, avrebbe impattato contro un muretto tra via Ripamonti e via Quaranta, sbalzandolo contro il palo di un semaforo. Come accertato dall'autopsia, l'impatto gli ha provocato una lesione all'arteria aorta che ha causato un'emorragia interna fatale. Le indagini sulle eventuali responsabilità della sua morte sono ancora in corso, ma la famiglia di Elgaml ora può salutare il 19enne per l'ultima volta.
L'Imam Asfa: "Diamo un'immagine importante e straordinaria della nostra comunità"
Il funerale è iniziato intorno alle 11:15, ma già un'ora prima gli amici del 19enne si sono radunati all'esterno del cimitero di Bruzzano. Presente alla cerimonia anche Aboubakar Soumahoro, deputato del Gruppo Misto. La salma di Elgaml ha lasciato l'obitorio di piazzale Gorini dove era custodita ed è stata accompagnata dai familiari e gli amici più stretti fino a Bruzzano.
Davanti all'ingresso del cimitero, un altro gruppo di giovani ha atteso l'arrivo del loro amico con una bara avvolta da un drappo verde. "Siamo in un cimitero, dobbiamo essere calmi", si è raccomandato l'Imam di via Padova, Mahmoud Asfa, all'inizio della cerimonia, "andiamo al funerale del nostro carissimo amico, ragazzo e fratello Ramy, dobbiamo dare un'immagine realista, importante e straordinaria della nostra comunità, rispettando tutte le norme di questo Paese". Il discorso è stato pronunciato in arabo e poi tradotto in italiano. "Dobbiamo essere messaggeri di pace, giustizia e uguaglianza", ha dichiarato l'Imam, "dobbiamo chiedere sempre giustizia".
"Chiedo alle istituzioni di dare più attenzioni ai nostri giovani, di dare più opportunità di lavoro e di essere inclusi in questa società. I giovani sono il futuro del Paese, senza giovani non c'è futuro", ha continuato l'Imam Asfa, "sono giovani di questo Paese, figli di questa società e hanno il sacro diritto di avere una chance di costruirsi una vita migliore e di partecipare al futuro di questo Paese". L'auspicio, ribadisce, è che la morte di Ramy sia "uno spunto di riflessione per cambiare in meglio".
Le indagini per omicidio colposo
Per la morte di Elgaml sono indagati in due: Fares Bouzidi e un vicebrigadiere del Radiomobile. Il primo è il 22enne che guidava lo scooter durante l'inseguimento, mentre il secondo era al volante dell'auto che li ha tallonati per otto chilometri lungo le vie di Milano.
Le indagini, coordinate dal pm Marco Cirigliano, devono ancora chiarire se l'auto e lo scooter siano entrati in contatto prima della caduta che ha portato al decesso di Elgaml. Bouzidi, invece, aveva riportato lesioni gravi ed era stato trasportato in ospedale. Ora il 22enne si trova agli arresti domiciliari, in quanto è accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale.