In centinaia a Rozzano per l’ultimo saluto a Manuel Mastrapasqua, gli amici: “Un’ingiustizia morire così”
Palloncini bianchi e azzurri sono stati esposti fuori dalla chiesa evangelica Veritas di Rozzano (Milano) dove oggi si celebrano i funerali di Manuel Mastrapasqua, 31enne ucciso con una coltellata dal 19enne Daniel Rezza nella notte di venerdì 11 ottobre, per derubarlo di un paio di cuffie da 15 euro.
La bara in legno chiaro, sormontata da una grande corona di fiori bianchi, è arrivata intorno alle 14.45, mentre dagli altoparlanti risuonava la canzone Oh My Soul dei Casting Crowns. Accanto al feretro la mamma, la sorella Marika, il fratello minore e la fidanzata Ginevra, a cui Manuel stava mandando un messaggio vocale prima di venire colpito dal fendente in pieno petto. Mentre il piazzale all'esterno della chiesa è gremito di persone, tra amici e conoscenti del giovane di Rozzano.
"Era un ragazzo timido, un po' introverso… ma aveva uno sguardo che non ti puoi dimenticare mai", lo ricordano i compagni di scuola, accorsi per l'ultimo saluto al loro amico di sempre. "Abbiamo perso un ragazzo davvero speciale. È ingiusto morire così, non si può". "Una brava persona, sempre composta, non lo vedevi mai in giro", il ricordo di chi gli voleva bene. "Bravo, bravo. Una brava famiglia, lui lavorava sempre".
Per la giornata di oggi il sindaco Gianni Ferretti ha indetto intanto il lutto cittadino a Rozzano, con bandiere a mezz'asta e la sospensione delle attività pubbliche. "Abbiamo perso Manuel, un bravo ragazzo della nostra città, ucciso l'altra notte a coltellate", aveva detto all'indomani dell'omicidio, avvenuto in via Romagna all'altezza della fermata del bus 15. "Porgo le mie più sentite condoglianze, mi stringo al dolore della famiglia, dei suoi cari e di tutti coloro che gli volevano bene. Verrà indetto il lutto cittadino il giorno del suo funerale. Ora si faccia giustizia".