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Occupato il liceo Brera a Milano, braccio di ferro tra studenti e preside: cosa è successo

Dopo giorni di tensione tra gli studenti e la preside, oggi è stata approvata l’occupazione del liceo artistico Brera di Milano.
A cura di Ilaria Quattrone
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Un braccio di ferro quello tra la succursale di via Papa Gregorio XIV del liceo artistico di Brera a Milano e la preside Emilia Ametrano che si è concluso con l'approvazione dell'occupazione. Fin dal primo giorno, i ragazzi e le ragazze hanno provato a entrare nell'edificio. Un tentativo che è stato fin da principio ostacolato dalla dirigente scolastica. Ieri pomeriggio, un gruppo di studenti, dopo una mobilitazione durata fino al pomeriggio all'esterno dell'edificio, è riuscito a entrare: i ragazzi sono però rimasti chiusi in cortile. In base ai loro racconti e a quelli che i genitori hanno riportato a Fanpage.it, la preside avrebbe rifiutato di far entrare cibo e bevande che gli altri compagni e sempre i famigliari cercavano di lasciare.

Il racconto dei ragazzi

Inoltre, come raccontato sempre a Fanpage.it, i ragazzi non hanno potuto utilizzare i bagni: "Non avevano nemmeno la possibilità di andare in bagno – racconta una rappresentante degli studenti – perché la preside aveva concesso solo il cortile. I ragazzi infatti erano obbligati a fare i propri bisogni nei sottoscala". In un video ripreso dagli studenti, si vedono i ragazzi e la preside con le mani su un catenaccio di una porta: "La nostra amica stava cercando di togliere una catena di una porta e la preside l'ha strattonata via, spingendola con le mani. Adesso questa ragazza al momento è in ospedale", racconta una studentessa a Fanpage.it.

Una studentessa e il vicepreside sono stati portati in ospedale

Anche il vicepreside, durante il tentativo di occupazione del primo giorno, è finito in ospedale e dimesso con una prognosi di diversi giorni. La dinamica non è molto chiara, ma è caduto quando si cercava di aprire le porte e ha sbattuto con la schiena. Ieri i ragazzi hanno quindi dormito al freddo e al buio. Nella mattinata di oggi, la preside insieme alla Digos è rientrata nella struttura e ha mediato nuovamente con i ragazzi: una mediazione che ha poi avuto come conseguenza quella di rendere l'occupazione ufficiale. La preside ha richiesto che ci siano dei referenti che questi si assumano la responsabilità di eventuali danni e che impediscano a esterni, che non fanno parte dell'istituto, di entrare dentro.

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