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“O mi dà i soldi o la ammazzo”, ex badante minaccia con un palo di ghisa un’anziana invalida al 100%

Una donna di 31 anni, ex badante di un’anziana invalida al cento per cento di 88, è stata arrestata e condotta in carcere dai carabinieri di Rho per aver minacciato e stalkerizzato la sua ex datrice di lavoro. Presentatasi sotto casa dell’anziana con un palo di ghisa, ha cercato di irrompere nell’edificio spaccando la porta di ingresso prima di essere fermata dai militari.
A cura di Filippo M. Capra
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

"O mi dà i soldi o la ammazzo". Queste le grida udite dai condomini di uno stabile di Rho nella giornata di venerdì scorso, urlate da una donna che fino a poco tempo fa lavorava come badante di una signora anziana che abita nell'edificio. La donna, accudita fino al giugno di quest'anno, è una 88enne invalida al cento per cento.

Minaccia anziana invalida al cento per cento, arrestata

La ex badante, 31enne di nazionalità onduregna, si è presentata nel cortile dello stabile che conosce molto bene con in mano un palo di ghisa urlando le sue minacce nei confronti della donna. Ma dalle parole è passata presto ai fatti, cercando di sfondare la porta di entrata dell'edificio con l'arma che imbracciava prima di accanirsi sulla cassetta della posta e il cancello esterno del palazzo. A finire nel mirino dell'ex badante, anche la nipote dell'88enne, una donna di 36 anni. La rabbia dell'ex dipendente della famiglia però non è esplosa tutto a un tratto. Al contrario, già subito dopo il licenziamento, sopraggiunto perché non le era stato rilasciato il permesso di soggiorno, la ex badante aveva cominciato a chiamare e inviare lettere minacciando di presentarsi a casa dell'anziana, cosa poi effettivamente accaduta in diverse altre occasioni, per avere del denaro che, a suo dire, le spettava. Così, all'ennesimo sfogo sotto casa della donna, alcuni vicini hanno allertato i carabinieri che sono corsi sul posto sedando gli animi della 31enne. Bloccata, è stata portata in caserma mentre altri militari hanno raccolto le testimonianze dei presenti che hanno riferito dei precedenti di cui sopra. Il pubblico ministero di turno ha chiesto al gip, ottenendola, la custodia cautelare in carcere. Così la 31enne ora si trova al San Vittore e per la signora di 88 anni l'incubo pare essere finito.

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