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Nuovo stadio di San Siro

Nuovo stadio Inter e Milan, il centrosinistra di Sesto San Giovanni: “Qui non lo vogliamo”

Sinistra Italiana, che a Sesto San Giovanni candida per la colazione di centrosinistra Michele Foggetta, si è opposta all’ipotesi della costruzione del nuovo stadio di Inter e Milan in città.
A cura di Filippo M. Capra
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Non tutti a Sesto San Giovanni sono stati contenti della visita di Gerry Cardinale, il nuovo proprietario del Milan, che nei giorni scorsi ha incontro con il sindaco della città Roberto Di Stefano per un sopralluogo nell'area ex Falck. La zona è individuata da tempo come la ruota di scorta del progetto nuovo stadio qualora il Comune di Milano, per qualsivoglia motivo, non desse l'ok alla costruzione del nuovo impianto di fianco a San Siro. Nelle ultime ore però si è fatta largo anche l'eventualità che i rossoneri possano costruirsi un loro stadio in esclusiva senza doverlo condividerlo con l'Inter.

Sinistra Italiana contro Cardinale: A Sesto non vogliamo lo stadio

Proprio nell'area ex Falck, Cardinale vedrebbe un'opportunità da cogliere per la costruzione della nuova casa del Milan. E se da un lato l'attuale sindaco Di Stefano si è sempre detto favorevole ad ospitare l'una, l'altra o entrambe le squadra, dall'altro c'è chi proprio invece non vorrebbe nessuno dei due club in città. Quantomeno non per la costruzione del nuovo impianto. È il caso di Sinistra Italiana Metropolitana di Milano che, nella persona di Onorio Rosati, suo coordinatore, ritiene "sbagliato un nuovo stadio a San Siro, ancora più sbagliato farlo in qualsiasi altro posto, Sesto San Giovanni in testa". Rosati ha poi pizzicato Di Stefano chiedendo che Cardinale venga avvisato che "l'attuale sindaco non lo sarà più tra qualche settimana".

In una nota, poi, Sinistra Italiana ha aggiunto che questa situazione "conferma che il progetto continua a vedere l’interesse delle società finanziarie azioniste di Inter e Milan prevalere sulla tutela del patrimonio pubblico e sul coinvolgimento della cittadinanza, andando a colpire la memoria storica, sportiva, musicale e culturale della città in favore di un’edificazione non necessaria o addirittura ricercando aree fuori città dove poter sfuggire alle condizioni poste dall’amministrazione comunale".

Secondo il partito del candidato sindaco a Sesto Michele Foggetta, "questo incontro è allarmante perché evidentemente atto ad aggirare gli istituti di democrazia diretta e di partecipazione popolare previsti dallo stesso "Regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare" del Comune di Milano, come il referendum, che potrebbero rivelare una volontà dei cittadini milanesi contraria alla realizzazione del progetto ed in favore invece di una riqualificazione dello Stadio Meazza".

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