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Nuovo rischio esondazione a Milano e in Lombardia: che cosa fare in caso di allagamento

I fiumi Seveso e Lambro sono a rischio esondazione. Consultando il vademecum della Protezione Civile, è possibile sapere cosa fare prima, durante e dopo un’alluvione e quindi in caso di allagamenti.
A cura di Ilaria Quattrone
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L'esondazione del Seveso del 31 ottobre
L'esondazione del Seveso del 31 ottobre

Alle 14.15 di oggi, giovedì 2 novembre, il fiume Seveso ha raggiunto la soglia di attenzione. Questo significa che, così come martedì 31 ottobre, anche oggi potrebbe esondare. È a rischio anche il fiume Lambro. Per questo motivo, tutte le amministrazioni comunali hanno diffuso le linee guida – stabilite dalla Protezione Civile – per capire cosa fare in caso di pericolo.

Quali sono i luoghi più pericolosi in caso di alluvioni

Nel vademecum della Protezione Civile, viene specificato che – in caso di alluvioni – nelle abitazioni le aree più pericolose sono le cantine, i piani terra e i piani seminterrati. Nel caso di luoghi all'aperto, invece, le zone più a rischio sono i sottopassi, le aree vicine agli argini e ai ponti. È necessario prestare attenzione, inoltre, alle strade con forte pendenza o quelle più basse rispetto al territorio circostante.

La forza dell'acqua non va sottovalutata: può infatti danneggiare gli edifici, i ponti e i terrapieni. Per questo è fondamentale, prima di qualsiasi evento critico, verificare che il proprio Comune abbia un piano di emergenza da consultare soprattutto se in famiglia ci sono persone che necessitano di una particolare assistenza.

Cosa fare in caso di allerta per alluvioni

Nel caso in cui, come oggi, c'è allerta meteo e rischio esondazioni è consigliabile verificare che il passaggio da un piano più basso a uno più alto sia il più agevole possibile. Fondamentale, poi, tenere in casa una copia di documenti, una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica e una radio a pile: tutti coloro che vivono in quella abitazione devono sapere dove si trovano questi oggetti. Occorre poi evitare di dormire o soggiornare nei piani seminterrati. Sarebbe bene proteggere con paratie o sacchetti di sabbia, i locali che si trovano al piano terra. Solo nel caso in cui non fosse troppo pericoloso si potrà valutare di chiudere le porte di cantine, seminterrati o garage.

Si consiglia poi di evitare di spostarsi, ma nel caso in cui fosse indispensabile sarebbe bene valutare prima il percorso da fare. Allo stesso modo, la Protezione Civile invita a valutare bene l'idea di mettere al sicuro l'automobile o altri beni perché potrebbe essere troppo pericoloso.

Cosa fare in caso di alluvione

L'Ente, poi, ha previsto misure specifiche da seguire proprio durante un'alluvione e un'inondazione. Se ci si trova in un luogo chiuso, non bisogna scendere in cantine, seminterrati o garage perché si rischia la vita. Così come è necessario evitare di uscire per mettere al sicuro l'automobile. Nel caso in cui ci si dovesse trovare in un seminterrato o al piano terra, è fondamentale salire ai piani superiore evitando però di usare l'ascensore e cercando di aiutare gli anziani e le persone con disabilità.

Sarebbe necessario chiudere il gas e disattivare l'impianto elettrico, non toccare gli impianti e gli apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati e non bere acqua dal rubinetto perché potrebbe essere contaminata. È consigliabile limitare l'uso del cellulare così da poter tenere libere le linee e facilitare i soccorsi.

Nel caso in cui ci si dovesse trovare all'aperto è necessario cercare di raggiungere il più rapidamente possibile l'area più elevata. Ovviamente si consiglia di evitare pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare. Fondamentale è evitare di usare l'automobile, sostare o transitare in sottopassi, argini e ponti.

Cosa fare dopo un'alluvione

Dopo l'alluvione, invece, bisognerà seguire le indicazioni delle autorità per capire come rientrare in casa, spalare fango, svuotare le cantine dall'acqua. Ovviamente è necessario evitare di transitare in strade allagate perché potrebbero esserci voragini, buche o tombini aperti o cavi elettrici scoperti. Sarà importante fare attenzione alle zone dove l'acqua si è ritirata. Prima di riattivare il gas o l'impianto elettrico, è bene contattare gli enti preposti. Prima di bere l’acqua dal rubinetto è necessario assicurarsi che non ci siano ordinanze o avvisi comunali che ne vietino il consumo. Si consiglia poi di evitare di mangiare cibi che sono stati a contatto con l’acqua dell’alluvione perché potrebbero essere contaminati.

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