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Nuovo decreto Covid, cosa cambia in Lombardia

Il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti per il contenimento della diffusione del Covid-19. In attesa di capire in quale fascia di rischio si collocherà la Lombardia, ci sono già alcune certezze: da sabato 16 gennaio fino al 5 marzo è stata prorogata la possibilità di vistare parenti e amici per massimo due persone (escluso minori di 14 anni o disabili a carico), una volta al giorno ed entro i confini del proprio comune. La cosiddetta area bianca, almeno all’inizio, non riguarderà la Lombardia.
A cura di Francesco Loiacono
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In attesa di conoscere quale sarà la fascia di rischio in cui verrà collocata la Lombardia dopo il monitoraggio della Cabina di regia di domani – anche se la Regione sembra andare verso la zona rossa – nella serata di ieri, mercoledì 13 gennaio, il Consiglio dei ministri ha prorogato fino al 30 aprile lo stato d’emergenza per via della pandemia di Coronavirus e ha approvato, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del ministro della Salute Roberto Speranza, un nuovo decreto-legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti per il contenimento della diffusione del Covid-19.

Per capire nel dettaglio quali norme varranno per la Lombardia bisognerà attendere il nuovo Dpcm e capire in quale fascia di rischio sarà inserita la Regione. Ma nel decreto sono contenute già alcune norme che saranno in vigore anche in Lombardia, attualmente in zona arancione, perché riguardano l'intero territorio nazionale. Fino al 15 febbraio, ad esempio, è stato confermato il divieto di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse già in vigore: le uniche eccezioni sono per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, e resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

In Lombardia visite a parenti amici consentite nello stesso Comune a due persone

Altre novità sono state introdotte da sabato 16 gennaio fino al 5 marzo. Sull’intero territorio nazionale sarà consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le ore 22, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Si tratta della "proroga" della norma che ha consentito le visite a parenti e amici durante il periodo natalizio: potrà avvenire all’interno della stessa Regione se in zona gialla, e all’interno dello stesso Comune in area arancione e in area rossa, circostanza che riguarderà quindi la Lombardia. Valgono le stesse norme del periodo natalizio: le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. Per chi abita in comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti ci si potrà spostare per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, ma non si potranno raggiungere i capoluoghi di provincia.

Istituita l'area bianca: all'inizio non riguarderà la Lombardia

Una norma che sicuramente non riguarderà la Lombardia, almeno in questa prima fase, è quella che istituisce la cosiddetta "area bianca". È una zona nella quale si collocano le regioni con uno scenario di "tipo 1", un livello di rischio "basso" e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti. L'area bianca consentirà meno restrizioni e una sorta di ritorno alla normalità: non si applicheranno le norme per le aree gialle, arancioni e rosse, ma ci saranno specifici protocolli per regolare le attività secondo specifici protocolli. Potranno riaprire palestre e piscine, ma anche teatri, cinema, sale da concerto, scuole, mentre i bar e i ristoranti potranno rimanere aperti ai clienti anche la sera. Al momento, però, come detto in Lombardia bisognerà attendere.

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