Nuovo daspo per il trapper Baby Gang: non potrà tornare a Lecco, sua città natale
A.A.A. cercasi città disposta ad accogliere Baby Gang. Il rapper di Lecco, noto all'anagrafe come Zaccaria Mouhib, venti anni compiuti a luglio, ha ricevuto un nuovo foglio di via dopo quelli consegnategli dalla città di Milano e dalla riviera romagnola anche dalla sua città natale. Lo ha deciso il questore di Lecco Alfredo D'Agostino che ha firmato il documento, impedendogli di fare ritorno nel comune.
Foglio di via a Lecco per Baby Gang
A dar notizia dell'ennesima esclusione da un suolo cittadino è lo stesso trapper che, al momento ospitato da una comunità per giovani problematici di Vimodrone, ne ha dato annuncio tramite una storia su Instagram. "Mo state esagerando", ha commentato Baby Gang che ha, però, omesso di spiegare anche le ragioni del questore, legate alla sua "pericolosità sociale" e ai suoi precedenti. Secondo quanto riportato da Il Giorno, il rapper sarebbe già stato denunciato a Lecco per istigazione a delinquere a seguito della registrazione di alcuni video in cui imbraccia armi in stile narcors, prende in giro poliziotti e carabinieri e inneggia alla violenza e al crimine. E, nonostante questo, Baby Gang ha deciso ugualmente di girare un nuovo videoclip nella città lombarda per il singolo intitolato "Lecco city", durante il quale si è mostrato armato di pistole, lupare e kalasnikov. Quindi, il trapper ha lanciato la sua sfida alle città che gli hanno imposto di non tornare, dicendo (parlando di sé in terza persona) che "Baby Gang gira tranquillo e sereno per i locali di Milano e Lecco. Nessuno potrà cacciarmi dalla città dove sono nato e cresciuto”. Intanto il prefetto di Lecco ha convocato una riunione, mentre alcuni consiglieri comunali hanno presentato un'interrogazione.