Nuovo atto di violenza in via Bolla: dopo la rissa, incendiata un’auto posteggiata davanti alle Aler
È ancora violenza in via Bolla. Dopo la rissa che ha riguardato un condominio dell'Aler e coinvolto una sessantina di persone, nella serata di ieri è andata a fuoco un'automobile. Al momento non è chiaro se l'atto incendiario sia connesso agli strascichi dell'aggressione, ma gli inquirenti tengono aperta la pista proprio in virtù della violenza con cui si è consumata la rissa dell'altro giorno.
Auto incendiata in via Bolla dopo la maxi rissa di venerdì
Come riportato da MilanoToday, tutto è accaduto intorno alle nove di sera. Il veicolo è andato in fiamme senza possibilità per i vigili del fuoco intervenuti di salvarlo. L'evento potrebbe essere una sorta di rappresaglia per quanto successo ventiquattro ore prima tra i clan rivali che abitano i palazzi della zona. A seguito dei drammatici fatti registrati in via Bolla, la consigliera comunale della Lega Silvia Sardone ha chiesto che il sindaco di Milano Beppe Sala faccia richiesta immediata al Prefetto di installare un presidio fisso di forze dell'ordine nei pressi degli edifici gestiti da Aler.
"Siamo a un punto di non ritorno – ha detto la Sardone, questa non può essere Milano". A fare da eco alla consigliera, il collega di partito Stefano Pavesi del Municipio 8 che ha aggiunto come "i pochi residenti regolari di via Bolla meritano rispetto e legalità, non certo scene degne del far west".
La rissa tra clan rivali
La maxi rissa andata in scena venerdì in via Bolla ha portato al ferimento di tre persone: una donna di 44 anni, un ragazzo di 17 e un bambino di 2. I due clan rivali si sono sfidati armandosi di spranghe, bastoni e bombe carte. Sul posto sono intervenute più di dieci volanti che nell'arco di un paio d'ore sono riuscite, con non poca fatica, a ristabilire l'ordine. Paura e sgomento tra i residenti che sono rimasti trincerati in casa per timore di finire negli scontri.