Nuovo arresto per Shiva, il trapper è indagato per rissa: avrebbe ferito un passante con il coltello
Andrea Arrigoni, in arte Shiva, ha ricevuto un'altra ordinanza di custodia cautelare in carcere. A firmarla è stato il tribunale di Ascoli Piceno, che ha raggiunto il trapper mentre si trovava già in carcere, a San Vittore, perché sospettato di tentato omicidio. Le nuove accuse riguardano una rissa violenta accaduta lo scorso agosto nelle Marche. Coinvolte con lui almeno altre 4 persone, tre i feriti.
Il nuovo provvedimento verso Shiva
I fatti contestati dalla procura di Ascoli Piceno risalgono al 30 agosto scorso. Mentre si trovava a San Benedetto del Tronto, nelle Marche, il trapper sarebbe stato coinvolto in una violenta rissa insieme almeno ad altre 4 persone. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Shiva avrebbe estratto un coltello e colpito ripetutamente una persona estranea alla lite.
Nel corso della colluttazione tre persone erano rimaste ferite, riportando lesioni personali con prognosi da 10 a 35 giorni. Lunedì 30 ottobre Shiva è stato nuovamente arrestato insieme ad altre quattro persone e dovrà essere interrogato dalla procura di Ascoli Piceno. Il gip ha chiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere ritenendo che sussista il pericolo di reiterazione di un reato analogo.
L'operazione condotta tra Ascoli Piceno, Milano e Brescia
A condurre le indagini è stato il commissariato di San Benedetto del Tronto, guidato dalla procura di Ascoli Piceno. Grazie alla valutazione delle immagini dei sistemi di sorveglianza, la procura ha potuto accertare l'identità dei soggetti coinvolti nella rissa. Gli investigatori hanno così scoperto che Shiva e le altre 4 persone arrestate avevano effettuato spostamenti in Lombardia.
A carico degli indagati, oltre che le immagini, ci sarebbero prove documentali e rilievi medico legali effettuati dall'Azienda sanitaria territoriale di Ascoli. Non è nota l'identità delle persone coinvolte nella lite marchigiana insieme al cantante. Le operazioni di notifica e arresto sono state condotte dal Commissariato di polizia di San Benedetto del Tronto, dalle squadre mobili di Ascoli Piceno, Milano e Brescia.