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Nuovo arresto a 77 anni per lo storico boss della mala bresciana: riforniva di cocaina i pusher della zona

Giancarlo Rossini, storico boss della droga nel Bresciano, ha scontato condanne per oltre 20 anni. Nelle stanze del suo appartamento sono stati trovati e sequestrati più di 2mila euro in contanti e 10 grammi di droga.
A cura di Francesca Del Boca
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È stato (ancora) arrestato a 77 anni Giancarlo Rossini, uno degli storici boss della malavita bresciana, noto trafficante di droga attivo dalla metà degli anni Novanta e immischiato in affari che hanno coinvolto anche la criminalità organizzata. Fino a oggi ha scontato condanne per oltre 20 anni di carcere.

Come riporta l'edizione odierna de Il Giornale di Brescia, gli agenti di polizia lo hanno ammanettato ieri pomeriggio martedì 3 dicembre nella sua abitazione di Viale Venezia a Brescia: da quanto si apprende al momento non si esclude che il 77enne fosse ancora un fornitore importante per lo spaccio di cocaina in zona, giro che le indagini degli inquirenti stanno cercando di ricostruire.

Nelle stanze del suo appartamento sono stati trovati e sequestrati più di 2mila euro in contanti, oltre a 10 grammi di droga. È già stato giudicato per direttissima, e la convalida dell'arresto è arrivata stamattina: Rossini resterà quindi ai domiciliari fino alla prossima udienza del processo.

Rossini, nel 2001, era stato accusato di essere uno dei fiancheggiatori della nuova camorra organizzata di Napoli. Negli anni successivi fu anche arrestato dopo aver organizzato festini a base di droga e prostituzione in un locale via Corsica a cui partecipavano anche esponenti delle forze di polizia che, in cambio, lo avvisavano in anticipo di eventuali azioni o controlli nei suoi confronti.

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