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Nuovi parametri per i colori regioni: ecco quando la Lombardia può sperare nella zona bianca

Il nuovo decreto legge varato dal governo Draghi ha modificato i criteri per il cambio di colore delle regioni, eliminando i riferimenti all’indice Rt e alla classificazione complessiva di rischio. I due parametri da considerare sono l’incidenza settimanale di casi su 100mila abitanti e la percentuale di occupazione dei posti letto Covid in area medica e in terapia intensiva. Ecco, sulla base dei nuovi criteri, in quale caso la Lombardia potrebbe aspirare a passare in zona bianca e quando.
A cura di Francesco Loiacono
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Il nuovo decreto legge varato dal governo Draghi e contenente "Misure urgenti relative all'emergenza epidemiologica da COVID-19", oltre ai provvedimenti su coprifuoco e riaperture contiene anche delle norme destinate a cambiare il modo in cui le varie regioni saranno inserite nelle diverse zone colorate, corrispondenti al diverso livello di rischio: dalla zona rossa a quella bianca, passando per l'arancione e il giallo. Con l'articolo 13 del decreto legge 65, entrato in vigore il 18 maggio 2021, cambiano infatti le "disposizioni in materia di scenari di rischio delle regioni". In sintesi, escono di scena l'indice di contagio Rt basato sui casi sintomatici, lo scenario (che era basato sull'Rt) e le classificazioni di rischio. Per capire in quale zona si collocherà una singola regione si dovrà tenere conto in sostanza di due parametri: l'incidenza settimanale dei contagi rapportata a 100mila abitanti e il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva per pazienti Covid, ossia l'impatto della pandemia sui sistemi ospedalieri.

I nuovi criteri per la zona bianca e gialla

In base al nuovo decreto si "ridisegnano" le zone colorate. Sono denominate zona bianca "le regioni nei cui territori l'incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive", senza più dunque alcun riferimento allo scenario, ossia all'indice Rt. Sono zona gialla invece le regioni in cui alternativamente "l'incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 50 e inferiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti" oppure "l'incidenza settimanale dei casi è pari o superiore a 150 e inferiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti", ma si verifica una delle due seguenti condizioni: o "il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti COVID-19 è uguale o inferiore al 30 per cento", oppure "il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti COVID-19 è uguale o inferiore al 20 per cento.

I nuovi criteri per la zona arancione e rossa

Sono zona arancione le regioni "nei cui territori l'incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 e inferiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti", salvo che ricorrano le condizioni indicate per le zone gialle o rosse. Sono infine zona rossa le regioni in cui l'incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti oppure l'incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 e inferiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti e si verificano entrambe le seguenti condizioni: "il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti COVID-19 è superiore al 40 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti COVID-19 è superiore al 30 per cento".

Ecco quando la Lombardia potrà aspirare alla zona bianca

Sulla base dei nuovi criteri, la Lombardia risulta attualmente stabilmente in zona gialla (è la quarta settimana consecutiva di permanenza in questa fascia di colore). Stando all'ultimo monitoraggio dello scorso venerdì da parte dell'Istituto superiore di sanità, l'incidenza settimanale di casi ogni 100mila abitanti è pari infatti a 87.  I tassi di occupazione dei posti letto sia in area medica sia in terapia intensiva per pazienti Covid sono entrambi sotto la soglia di guardia: il primo è al 21 per cento, il secondo al 25 per cento (dati Agenas aggiornati alla rilevazione di ieri, 18 maggio). Stando così le cose, la Lombardia non ha ancora parametri da zona bianca: solo quando l'incidenza settimanale scenderà sotto i 50 casi e poi si manterrà tale per tre settimane consecutive potrebbe scattare la zona bianca, in cui lo ricordiamo non vale più il coprifuoco e restano da rispettare soltanto le misure su distanziamento e mascherine. Teoricamente, se la situazione dovesse migliorare già dal prossimo monitoraggio di venerdì 21 maggio e restare tale per tre settimane consecutive, la zona bianca in Lombardia potrebbe scattare già lunedì 7 giugno. Si tratta però solo di ipotesi: bisognerà solo attendere sperando che la situazione epidemiologica continui a migliorare.

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