Nuove vasche di contenimento per il Seveso, a fine 2026 altri due bacini. Sala: “L’unica soluzione”
Nuove vasche di contenimento per il Seveso. È sempre più realtà, anche se i tempi di realizzazione potrebbero essere piuttosto lunghi. "Mettere d'accordo tutti non è facile. Anche perché si tratta spesso di zone fuori dal comune di Milano", ha spiegato il sindaco Beppe Sala, che si è recato in visita alle strade inondate del quartiere Niguarda dopo il nubifragio che ieri mattina si è abbattuto sull'intera città.
Il tema, del resto, si pone puntualmente a ogni ondata di forte maltempo. In testa gli ultimi episodi di ottobre 2023 e maggio 2024. Non proprio di rado. "Quello che si può fare di fronte a questi fenomeni è intervenire strutturalmente come stiamo facendo, ma senza le vasche di laminazione sono tutte soluzioni parziali", sempre le parole del primo cittadino. "Per quanto riguarda il fiume Seveso i tempi di realizzazione sono all'incirca di un anno e mezzo o due. "La vasca di Milano ha fatto il suo lavoro trattenendo l’acqua per tre ore abbondanti e riducendo l’esondazione a poco meno di due ore. Senza quella l’esondazione sarebbe durata più di cinque ore. Ma non basta".
Non solo vasca di Milano Bresso insomma, operativa dallo scorso novembre: sono necessari altri bacini di contenimento che frenino le piene del Seveso già a monte, impedendole di allagare ogni volta la zona a nord di Milano (e in particolari i quartieri di Niguarda, Pratocentenaro, Ca' Granda, Istria, Maggiolina e Isola). Si tratta delle vasche di Senago e di Lentate: se la prima sarà funzionante a mezzo servizio entro la primavera del 2025, per una completa operatività di entrambe bisognerà aspettare la fine del 2026. Le vasche fanno parte di un sistema che comprende gli invasi di Milano, Lentate sul Seveso, Paderno Dugnano-Varedo e Senago.
"La vasca del Seveso di Milano è utilissima, ma da sola non basta: serve completare il progetto, almeno la vasca di Senago e quella di Lentate sul Seveso", rincara la dose l'assessore comunale Marco Granelli. "Con Regione Lombardia e AIPO stiamo cercando di andare più veloci possibili, ma ci vuole il massimo impegno e perseveranza. Regione e AIPO, dobbiamo insieme fare più in fretta. E affinare l'intervento su sottopassi, rete fognaria e tombinatura stradale. C'è un piano in Regione Lombardia con i gestori idrici: a mio parere è inadeguato, e quindi inefficace".
Dal 1976 al 2023 le esondazioni del fiume Seveso a Milano sono state 120, alcune estremamente significative: nel 1979 vi furono 14 esondazioni per un totale di 74 ore, nel 2002 la peggiore degli ultimi 20 anni: 39 ore di esondazione dal 25 al 27 novembre. Un altro picco importante è quello del 2014: nove esondazioni in un anno, una delle quali durata 15 ore.