Nuova mantide della Brianza, ci sarebbero altri uomini raggirati da Lindys Perez Felip: indagano i carabinieri
Potrebbero essere non solo due le vittime della "nuova Mantide della Brianza" Lindys Perez Felip. Qualche giorno dopo l'arresto della donna, accusata di aver narcotizzato due uomini a Cornate d’Adda per derubarli, i carabinieri stanno facendo gli accertamenti su altre denunce presentate qualche mese prima dei due casi già verificati in fase di indagini. Non è ancora certo – secondo fonti Fanpage.it – però che questi fatti sarebbero riconducibili alla donna.
Come agiva la nuova Mantide della Brianza
Il modus operandi utilizzato dalla donna per le due vittime sarebbe sempre lo stesso: la donna adescava le sue vittime su un sito di incontri con lo pseudonimo Beatiful F per poi organizzare un incontro. Una volta insieme somministrava nelle bevande del benzodiazepine, stordendoli così in poco tempo. Una volta ko le vittima, rubava loro il portafoglio.
I due episodi risalirebbero al 26 gennaio e al 15 gennaio. Il fatto più grave riguarda un uomo di 66 anni di Merate che dove bevuto il caffè droga dalla donna si è sentito male. È stato soccorso in codice rosso e trasportato in elisoccorso all'ospedale San Raffaele di Milano dove si trova ancora ricoverato. Da qui sono scattati gli accertamenti dei medici e successivamente dei carabinieri sotto il comando del capitano Giuseppe Della Queva.
Il 15 gennaio la vittima è stata un tassista 51enne che dopo aver incontrato la donna si era messo in macchina finendo contro un muro perché stordito dagli affetti del benzodiazepine: in questa occasione l'uomo era stato derubato dell'incasso della giornata da tassista, quasi 600 euro. Dopo alcuni giorni di indagini è scattato l'arresto per la 40enne cubana Lindys Perez Felip, che si trova ora in carcere a San Vittore. I militari stanno cercando di capire se fatti simili denunciati in passato sarebbero da ricondurre a lei.
L'ipotesi di una complice
Continuano le indagini sulle tre precedenti denunce e su eventuali altri uomini che si potranno fare avanti. Tra le ipotesi da verificare quella anche che la 40enne abbia potuto contare su una complice: spesso la donna infatti era vista in compagna di un'altra cubana. Su di lei però non è stato aperto nessun fascicolo e non sarebbe sotto indagine.