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Nubifragio a Milano, Rocco Tanica: “Mia madre invalida bloccata in casa, Sala ho stivali e pala anche per lei”

Il tastierista di Elio e le Storie Tese contro il sindaco Beppe Sala: “Mia madre disabile è bloccata in casa con i piedi nell’acqua. Zero manutenzione e zero prevenzione”, scrive in un post social.
A cura di Francesca Del Boca
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Non riesce a nascondere il suo stato d'animo Rocco Tanica, al secolo Sergio Conforti. Dopo il violento nubifragio che all'alba del 31 ottobre ha colpito Milano, provocando l'esondazione del fiume Seveso nella zona nord della città, il tastierista storico del gruppo Elio e le Storie Tese affida a un post su X la sua rabbia contro l'amministrazione comunale di Palazzo Marino. E soprattutto contro il suo sindaco Beppe Sala.

"Sempre grandissimo Beppe Sala. Zero manutenzione, zero prevenzione, zero interventi", scrive allegando un video girato tra i quartieri di Ca' Granda e Niguarda, sommersi sotto la piena del Seveso. "Le case sono allagate, mia madre disabile al cento per cento è con i piedi nell'acqua. Se passa a fare un giro ho stivali e pala anche per lei. Il primo sindaco che fa rimpiangere Formentini & co", conclude, alludendo al primo cittadino che governò Milano dal 1993 al 1997 in quota Lega, precedendo Gabriele Albertini e Letizia Moratti.

Ma, mentre in tanti puntano il dito contro il sindaco Beppe Sala, sulle vasche di contenimento del Seveso (che dal 1975 a oggi è esondato già 118 volte) adesso è polemica politica tra l'assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli e il presidente della Regione Attilio Fontana.

"La vasca di Milano è in collaudo, ma le altre, quelle di Regione Lombardia sono indietro", ha detto infatti l'assessore. Pronta la replica del presidente leghista: "Credo che Granelli si dovrebbe occupare di gestire meglio la città, perché credo che non siano mai successe tante situazioni come queste, che dimostrano un completo abbandono. Lui dovrebbe preoccuparsi a casa sua, noi il nostro lavoro lo stiamo facendo. Le vasche di laminazione saranno pronte, la prima verrà consegnata entro la fine di gennaio, la seconda entro marzo, stiamo rispettando i tempi". E la stoccata finale: "Di solito è sempre così: quando uno ha la coda di paglia cerca di scaricare sugli altri le sue responsabilità".

La stazione di Milano Porta Garibaldi allagata (foto da LaPresse)
La stazione di Milano Porta Garibaldi allagata (foto da LaPresse)
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