Nove città italiane raggiungeranno l’obiettivo 0 emissioni entro il 2030

La sfida è stata lanciata dalla Commissione Europea che ha scelto 100 città dell’Unione che ambiscono a raggiungere la neutralità climatica nel più breve tempo possibile. Tra queste Milano e Bergamo hanno già siglato il “Climate City Contract”, un vero e proprio piano d’azione pronto a partire.
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La Milano Green Week 2024 si è da poco conclusa e i temi trattati sono stati tantissimi, tutti incentrati sulla sostenibilità ambientale in chiave più concreta che mai. Cittadini, organizzazioni, enti e imprese si sono riuniti come ogni anno per discutere di progetti e iniziative green. L'obiettivo? Stringere un rapporto sempre più forte tra amministrazioni e cittadinanza, così da lavorare in sinergia per rendere la city ogni giorno più vivibile e proiettata al futuro. Quest'anno è stato presentato anche il Climate City Contract, una missione importante portata avanti dall'Unione Europea che prevede che ben 100 città sparse nell'UE raggiungano la neutralità climatica entro il 2030.

Oltre a Milano e Bergamo si sono candidate e sono state scelte anche Bologna, Firenze, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino. Tutte hanno siglato un protocollo d'intesa con l’ex Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e ognuna ha il proprio piano d'azione presentato alla Commissione Europea per ottenere la "label di Missione" e accedere alle risorse dedicate.

Cos'ha in mente il Comune di Milano per accelerare la transizione verde e raggiungere la carbon neutrality? Tra le azioni in campo, sicuramente c’è l’ampliamento del già attivo “Piano Aria e Clima”. Con il supporto di 25 stakeholder tra società partecipate, università, imprese e cooperative edilizie il portfolio prevede 157 azioni e iniziative, e diverse sono già state avviate o realizzate con il supporto di Fondazione Cariplo o il coinvolgimento di una delle società strumentali ad essa collegate. Per portare a termine la “missione 100 città” non si può trascurare nulla, si tratta di agire all'unisono su tutti i settori chiave: energia, trasporti, rifiuti, agricoltura e anche gestione del suolo.

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“Fondazione Cariplo da anni dedica una quota rilevante delle sue attività ai temi della transizione climatica, con particolare riferimento agli aspetti energetici; tuttavia non trascura il sostegno a progetti, che pure contrastano il cambiamento climatico, che vanno dall’economia circolare alla mobilità sostenibile, dalla difesa del capitale naturale alla diffusione del verde urbano ed extra urbano. Inoltre è sempre molto attenta al coinvolgimento delle comunità e alle ricadute positive delle iniziative sia sul clima globale sia sulle condizioni di vita delle famiglie più fragili e più colpite dall’ingiustizia ambientale” commenta Claudia Sorlini, Vicepresidente di Fondazione Cariplo.

Nel concreto la Fondazione contribuisce in modo significativo, direttamente o tramite le proprie società strumentali, a ridurre le emissioni di gas climalteranti nell'aria, a sensibilizzare i cittadini al tema, o ancora a riattivare luoghi inutilizzati o degradati di alcune periferie. L'esempio più significativo è quello del progetto Territori Virtuosi che, tramite un modello virtuoso di efficienza energetica grazie a cui gli interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici sono stati finanziati con i risparmi economici ottenuti dalla riduzione dei consumi energetici, ha portato all'efficientamento energetico di 140 scuole superiori della Città Metropolitana di Milano, di cui 62 nel territorio del comune di Milano. Ma anche il progetto ClimaMI, con cui sono stati intercettati e supportati i professionisti che nell’ambito urbano milanese svolgono attività̀ di progettazione e gestione del territorio, dal singolo edificio all’intera area cittadina, con particolare riferimento all’edificato esistente, è stato molto apprezzato: ha infatti dimostrato quanto sia importante considerare il clima locale e l'adattamento ai cambiamenti climatici nella progettazione degli spazi urbani.

"Attraverso il Climate City Contract di Milano, che abbiamo allineato al Piano Aria Clima già esistente, e in sinergia con gli stakeholder coinvolti i nostri impegni diventeranno sempre più reali, concreti e misurabili. Azioni con cui, insieme, contribuiremo a ridurre le emissioni di gas serra. Ora l’obiettivo è coinvolgere sempre più soggetti perché, come sappiamo, l’ambizioso obiettivo della neutralità carbonica ha bisogno del lavoro di tutti” aggiunge Elena Grandi, Assessora all'Ambiente e Verde del Comune di Milano.

Anche Bergamo ha le idee ben chiare, d'altronde dal 2005 ad oggi ha già ridotto le sue emissioni di CO2 di oltre il 35%, e oggi punta ad andare ancora più spedita verso l'obiettivo Net Zero. Il focus del Climate City Contract qui riguarda la riqualificazione energetica degli edifici, l'utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili, l’ulteriore sviluppo dell’infrastruttura per la mobilità elettrica e l’espansione della rete di teleriscaldamento.

La Strategia di Transizione Climatica “Cli.C. Bergamo!” sostenuta da Fondazione Cariplo, è uno degli elementi di rilievo del Climate City Contract, in quanto oltre a prevedere la azioni di mitigazione, come la realizzazione di Comunità Energetiche Rinnovabili, comprende anche importanti azioni di adattamento al cambiamento climatico, come forestazione urbana e depavimentazione, coinvolgimento attivo dei cittadini, monitoraggio climatico locale e formazione dei dipendenti pubblici.

“La Strategia di Transizione Climatica Cli.c. Bergamo! e il Climate City Contract sono due strumenti strategici e operativi fortemente integrati che ci permettono di affrontare in maniera sinergica le sfide legate ai cambiamenti climatici sia dal punto di vista dell’adattamento che della mitigazione. Ma questo è solo il punto di partenza di un processo di transizione che coinvolgerà attivamente tutto l’ecosistema urbano” racconta Silvano Armellini, Dirigente della Direzione Ambiente, Verde Pubblico e Mobilità e Climate Manager del Comune di Bergamo.

Grazie alla stretta collaborazione creatasi, le nove città italiane parte della Mission si sono unite e stanno portando avanti anche altri progetti che interessano aspetti diversi della neutralità climatica, come il progetto pilota “Let'sGOv – GOverning the Transition through Pilot Actions” volto a sperimentare nuove forme di governance innovative per guidare la transizione energetica.

Il Climate City Contract non è un punto di arrivo. Queste città italiane, già così avanti sui temi ambientali, dovranno fare anche da apripista per tutto il resto del territorio italiano: la lotta al cambiamento climatico è una delle sfide più importanti e difficili del nostro tempo, per questo c'è bisogno del contributo di ognuno per raggiungere i risultati auspicati.

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