Notte prima degli esami: come la passeranno i ragazzi milanesi tra casa, amici e ripassone finale
Ognuno vive a modo suo la notte prima degli esami. C'è chi studia fino all'ultimo da solo o in compagnia degli amici, chi esce e prova a distrarsi, oppure chi si riposa e basta, per essere pronto e sveglio per il primo giorno d'esame. Una cosa che accomuna tutti, però, è l'emozione che stanno provando. I cinque ragazzi milanesi intervistati da Fanpage.it hanno voglia di finire la scuola superiore e iniziare un nuovo percorso, che sia quello universitario o un altro. La "matura", o maturità, è un passaggio obbligato una volta che si è arrivati al quinto anno della scuola superiore. Nessuno degli studenti ammessi agli esami può sottrarsi alla fatidica data del 19 giugno, giorno della prima prova di italiano. È la data d'inizio di un momento della loro vita che non dimenticheranno mai e (che ci credano o meno) ricorderanno sempre con molta delicatezza.
Come passeranno la notte prima degli esami i giovani milanesi
C'è chi, come Niccolò, studente di informatica all'Itis Galileo Galilei, passerà la notte prima dell'inizio degli esami in collegamento con gli amici. Faranno un ripassone finale tutti insieme utilizzando la piattaforma online Discord. Non è preoccupato per la prima prova "perché tanto alla fine è un tema di italiano. Sono un po' più teso per la seconda perché quest'anno è uscita una materia (Sistemi e reti) molto complicata".
Alessandro, liceale del classico statale Cesare Beccaria, non sa ancora come passerà la sera del 18 giugno. "Ad oggi non ho programmi, non so se stare a casa e provare a riposarmi per essere pronto e sveglio per affrontare la prova, o se, di contro, uscire e distrarmi un attimo. Credo possa farmi bene, ma ancora non ho organizzato niente".
C'è chi, invece, passerà la sera prima degli esami in famiglia: "Cercherò di rilassarmi e di godermi la serata, non ripasserò la sera prima ma solo nella mattinata in modo da potermi dedicare a me stessa", racconta Angela, una studentessa del liceo artistico Caravaggio di Milano, ma residente nella Brianza. "Andrò a letto preso per poter essere riposata e mi sveglierò prima del solito per preparami una colazione energica (ride)".
Martina, compagna di istituto di Angela, passerà anche lei la notte prima degli esami in casa e poi "in chiamata con la mia fedele compagna di classe facendo previsioni sulle tracce del giorno dopo". È contenta di fare la maturità anche se è agitata, ma "non vedo l'ora di lasciarmi questo capitolo alle spalle e iniziarne uno nuovo".
Carlo, invece, è sicuro che avrà "un po' di ansia, ma non al punto da stare male". Tanto che sdrammatizza e risponde ridendo che la sera prima della prova di italiano "mi guarderò ‘Notte prima degli esami', ovviamente". Ha frequentato il liceo scientifico Severi Correnti ed è felice di concludere un ciclo di studi del quale si ritiene soddisfatto.
Come si sentono i ragazzi prima dell'inizio degli esami
"Mi sento sollevato e felice all’idea di aver finito un ciclo, soprattutto perché ho impiegato 6 anni a fare il liceo e non nascondo che stava iniziando ad essere pesante trascorrere le giornate lì", spiega Alessandro, il ragazzo indeciso se uscire o rimanere in casa a riposarsi. "Di contro, però, mi dispiace e sono triste all’idea di finire perché comunque questo lasso di tempo appena trascorso ha caratterizzato una cospicua parte della mia vita e sapere che sta finendo tutto, con il rischio di perdere, o comunque di allontanarmi da persone con le quali ho condiviso 6 anni di vita mi rattrista un po’".
È normale sentirsi così, lo hanno provato tutti. Che gli anni delle superiori siano difficili e complicati e che segnino un momento importante è un dato di fatto. Ma rappresentano anche uno spartiacque tra la vita adulta che sarà e quella di prima. Infatti, tutti gli intervistati si mostrano felici di finire. Come Niccolò, che è "molto emozionato per questo traguardo e curioso di iniziare una nuova fase della mia vita". Ma anche Alessandro è eccitato "all'idea di, finito il liceo, iniziare una nuova esperienza, cioè quella universitaria".