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Nonna fugge dall’Ucraina con la figlia e i nipotini: appena arrivata in Italia ha un malore e muore

Un’anziana signora ucraina, fuggita dalla guerra assieme alla figlia e ai suoi due nipotini, appena arrivata in Italia a Viadana si è sentita male ed è poi morta in ospedale.
A cura di Francesco Loiacono
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Era appena arrivata in Italia dopo essere scappata dal suo paese in guerra. Ma una volta messi i piedi a terra a Viadana, in provincia di Mantova, un'anziana signora ucraina si è sentita male davanti alla figlia e alla nipotina ed è stata successivamente portata d'urgenza in ospedale, dove poi è morta. A raccontare la triste storia è stata l'associazione di volontariato Arces di Viadana, che si era occupata del trasferimento e dell'assistenza ai profughi ed è ancora attivamente impegnata negli aiuti alla popolazione ucraina.

La storia raccontata dall'associazione di volontariato che l'aveva aiutata

In un comunicato stampa diffuso due giorni fa l'associazione ha fatto sapere di essere impegnata nell'assistenza a quattro famiglie con donne e bambini, tre ricongiunte ai loro familiari già integrati in Italia e una accolta da una famiglia del posto: "Donne dignitose che hanno lasciato i loro figli più giovani e i mariti a difendere la loro patria", ha scritto l'associazione. Tra le famiglie ve n'era anche una formata da una nonna con la figlia, mamma a sua volta di due bambini. "La cosa sconvolgente è che la nonna appena arrivata sul territorio viadanese è stata colta da malore". La donna è stata prima ricoverata all'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore e poi in quello di Brescia, dove è stata operata. Purtroppo però l'intervento chirurgico non è servito a salvarle la vita e la donna è morta. "Adesso verrà riportata nella sua terra natia con tutte le complicazioni della guerra – hanno spiegato i volontari -. Una storia toccante, verso la fuga della libertà, con gli occhi intrisi di lacrime della figlia. Da parte nostra siamo operativi al massimo nel cercare di sostenerli a livello morale anche attraverso i nostri traduttori e di essere a loro vicini in questo momento che nessuno è immune in caso di intervento mondiale, sperando che l'eco della pace trionfi".

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