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“Non ti lavare perché il cattivo odore allontana gli uomini”: condannato il marito della vittima

Nella giornata di mercoledì 25 settembre, il Tribunale di Bergamo ha condannato a 4 anni e 10 mesi un 45enne residente a Villolongo. L’uomo è accusato di lesioni personali a carico della donna.
A cura di Carlo Coi
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Immagine di repertorio
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Nella giornata di oggi mercoledì 25 settembre, il Tribunale di Bergamo ha condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione un 45enne residente a Villolongo, un comune con poco più di 8mila abitanti. L'imputato è accusato di lesioni personali ai danni della moglie. La pena ha superato la richiesta di 3 anni e 6 mesi avanzata dal pubblico ministero Silvia Marchina, titolare delle indagini.

Una matrimonio durato 13 anni all'insegna di violenze fisiche e psicologiche. È quanto raccontato dalla vittima in lacrime durante il processo, nel quale emerso il comportamento aggressivo del marito che le proibiva di avere interazioni sociali al punto tale da costringerla a non lavarsi per emettere un cattivo odore che avrebbe allontanato potenziali corteggiatori.

Tra gli altri episodi incriminati il lancio di un oggetto alla pancia della moglie che era al nono mese di gravidanza; l'averle rovesciato un bicchiere di acqua sulla piega per rovinarle il nuovo taglio di capelli; l'aver distrutto con le forbici e un coltello i nuovi stivali acquistati durante i saldi perché considerati troppo provocanti per essere indossati a lavoro.

Il matrimonio è durato 13 anni, un periodo giustificato dalla decisione della donna di far crescere i figli vicini alla figura paterna. La svolta è avvenuta pochi mesi fa, quando la vittima ha deciso di abbandonare il domicilio familiare trasferendosi a casa dei suoceri con i figli. Anche in quel caso era stata aggredita con un pugno in faccia. Per l'uomo si sono aperte le porte dell'istituto penitenziario di Bergamo.

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