Non riesce a soffiare nell’etilometro e viene denunciato per ubriachezza, ma soffre di enfisema polmonare
Un medico era stato accusato da due carabinieri di aver guidato in stato di ebrezza nel novembre del 2021. A convincere i militari che quell'uomo non fosse in condizione di mettersi al volante dell'auto era stato il suo procedere a zig-zag lungo la Paullese, nel territorio di Castelleone (in provincia di Cremona), e il fatto che, nonostante ci abbia provato ben sette volte, non era riuscito a soffiare sull'etilometro. A distanza di due anni e mezzo, il medico è riuscito a provare la sua innocenza, spiegando di non essere riuscito a soffiare perché soffre di enfisema polmonare, e non a causa dell'alcol come sostenevano i carabinieri. Il giudice del Tribunale di Cremona ha deciso, infine, di assolverlo.
Il medico guidava a zig-zag
L'episodio contestato al medico, residente a Cremona e che lavora a Crema, risale al 29 novembre del 2021. Una pattuglia dei carabinieri si era appostata lungo la Paullese, nel territorio comunale di Castelleone, per eseguire alcuni controlli quando si è imbattuta nella sua auto. Vedendola arrivare da lontano, si sono accorti che procedeva a zig-zag e hanno, quindi, deciso di imporre l'alt.
Da quella vettura è sceso il medico, il quale, come riportato da Il Giorno, ha spiegato che stava cercando di evitare le buche che trovava sul suo percorso. I militari, però, non gli hanno creduto e, insospettiti, lo hanno sottoposto all'alcoltest. Al medico è stato consegnato l'etilometro su cui soffiare ma, nonostante ci abbia provato sette volte, non è riuscito proprio a far fuoriuscire abbastanza aria dai polmoni.
La denuncia per guida in stato di ebrezza e la sentenza del Tribunale
Secondo i carabinieri, quello era una prova del fatto che fosse ubriaco. Il medico, allora, ha chiesto ai militari di accompagnarlo in ospedale per un esame del sangue che avrebbe provato la sua innocenza, ma loro si sono rifiutati, gli hanno consegnato un verbale per ubriachezza, sospeso la patente per 6 mesi e denunciato.
Lo scorso 10 maggio, a due anni e mezzo di distanza, il medico si è presentato nell'aula del Tribunale di Cremona portando con sé alcuni documenti. Questi, con data precedente al 29 novembre 2021, affermavano che quell'uomo soffriva di enfisema polmonare, un deficit che non gli consentiva di soffiare abbastanza forse nell'etilometro. Dopo aver ascoltato anche la ricostruzione dei carabinieri, il giudice ha deciso di assolvere l'imputato.