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Non parla bene l’italiano, sindaco leghista nega la cittadinanza a una donna che vive da 21 anni in Italia

Alessandro Pozzi, sindaco di Pontoglio (Brescia), ha negato la cittadinanza italiana a una donna di origine marocchina che vive in Italia dal 2003.
A cura di Ilaria Quattrone
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Il sindaco di Pontoglio, comune che si trova in provincia di Brescia, è balzato agli onori di cronaca dopo che ha negato la cittadinanza italiana a una donna di origini marocchine. La donna vive in Italia da 21 anni, ma nonostante questo le sue presunte carenze linguistiche sono un ostacolo al riconoscimento dei suoi diritti.

Il primo cittadino Alessandro Pozzi, come riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, ha sostenuto che il suo è stato un "gesto doveroso, di rispetto verso i cittadini di origine straniera che sono diventati italiani e si sono integrati nella nostra comunità".

La donna è arrivata in Italia nel 2003

La protagonista di questa assurda vicenda è arrivata in Italia nel 2003 e aveva presentato la richiesta più di quindici anni fa. Sulla base di quanto raccontato dall'esponente leghista, non è stato in grado di pronunciare il giuramento richiesto dalla normativa.

"Non sapere nemmeno rispondere a un semplice ‘Come ti chiami?' dopo oltre 20 anni solleva non solo legittime preoccupazioni pratiche, ma anche interrogative più ampi sulle barriere che potrebbero esistere nel processo di integrazione sia a livello familiare che sociale", ha proseguito il sindaco.

Il sindaco: "È evidente che non si sia voluta integrare"

Ha poi aggiunto: "È preoccupante pensare che una donna possa trascorrere così tanto tempo in Italia senza acquisire una conoscenza minima della lingua del Paese ospitante, ciò solleva dubbi sulla reale inclusione nel corso di questi anni". E il primo cittadino rincara la dose affermando addirittura che è evidente "che non abbia mai voluto integrarsi e partecipare ai corsi di italiano offerti, messi a disposizione anche dal mio Comune dove non era tra gli iscritti".

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