“Non la conosco, ma soffro per Alessia Pifferi”, parla la donne che le porta i regali in carcere
"Sto male io per lei. Spesso e volentieri mi domando come mai ho avuto questa reazione nei confronti di Alessia Pifferi, che non ho mai conosciuto. È un qualcosa veramente difficile da descrivere": a dirlo in un'intervista, che andrà in onda stasera, alla trasmissione "Iceberg" su Telelombardia, è la donna che ha portato in carcere a San Vittore, alcuni regali ad Alessia Pifferi, accusata di aver lasciato morire di stenti la figlia Diana.
Le ha regalato alcuni vestiti
L'insegnante ha regalato alla 37enne soprattutto capi d'abbigliamento: "Un pigiama, tre maglie intime, due paia di calze, una felpa, un maglione, tre slip, due reggiseni e due maglie. Ho scelto questi capi perché tengono abbastanza caldo, andando incontro all'inverno presumo che abbia necessità di scaldarsi", racconta la donna.
Non ha mai conosciuto Alessia Pifferi
Durante l'intervista ha raccontato di non aver mai conosciuto Pifferi: "Ma c'è un qualcosa dentro di me che mi ha, nonostante la gravità di quello che ha commesso, fatto sentire la necessità di aiutarla". Ha inoltre assicurato di non aver paura di essere giudicata dall'opinione pubblica.
"Se l'opinione pubblica dovesse criticarmi non mi farebbe né caldo né freddo. Quello che possono dire le persone è l'ultimo dei miei pensieri". Infine ha ripercorso i momenti in cui preparava il borsone per la 37enne e il dispiacere provato in quel momento: "Nonostante quello che ha commesso Alessia Pifferi, secondo me è una mamma che comunque andava e va aiutata. Io sono un’insegnante, abbandonandola lì a se stessa non si risolve niente, anzi, si peggiora la situazione".