“Non ho ucciso mia mamma”: Corrado Paroli, trovato in casa accanto alla madre morta, nega l’omicidio
Ha respinto l'accusa di omicidio volontario aggravato Corrado Paroli, il 48enne trovato in condizioni gravissime accanto alla madre morta nella casa che da pochi mesi erano tornati a condividere a Cassina Valsassina (Lecco) lo scorso lunedì 18 novembre. Lo ha fatto questa mattina, durante l'interrogatorio di garanzia per la convalida dell'arresto. "Non ho ucciso mia mamma, volevo morire sono io", le sue parole al gip Nora Lisa Passoni.
Dopo aver scritto all'ex moglie alcuni messaggi preoccupanti, in cui lasciava presagire le sue azioni e dettava le ultime volontà, Paroli ha raccontato di essere tornato a casa per mettere in atto quanto annunciato, e che la madre Margherita Colombo, 73 anni, era in stato di dormiveglia sul divano. Si sarebbe quindi imbottito di un mix di barbiturici, fino a risvegliarsi dentro un letto d'ospedale.
Una versione che non convince chi indaga, fin da subito instradati sulla via dell'omicidio-suicidio. Un gesto dettato dal difficile momento personale che Paroli stava attraversando negli ultimi tempi dopo essere stato travolto dallo scandalo Rimborsopoli in Regione Lombardia, dove l'ex suocero Stefano Galli ricopriva il ruolo di consigliere e capogruppo della Lega: secondo quanto emerso dalle indagini, l'esponente del Carroccio aveva pagato il matrimonio della figlia Verdiana con Paroli utilizzando soldi dei rimborsi pubblici, e assegnato un finto incarico di consulenza all'ex genero (di professione operaio) per "valutare l’impatto dell’attività legislativa sul territorio di Lecco" con un compenso di 196mila euro lordi.
Una pesante condanna in tribunale, seguita da un matrimonio andato a rotoli. Paroli, padre presente e premuroso di due figli piccoli, a detta di tanti conoscenti non avrebbe retto due botte così forti. Un quadro forse aggravato dalla non semplice convivenza con la madre, affetta da svariati problemi di salute. È stata però proprio l'ex moglie, alla quale il 48enne era ancora molto legato, ad avvisare forze dell'ordine e soccorsi.
Determinante per chiarire quanto accaduto, adesso, sarà l'esito degli esami tossicologici eseguiti durante l'autopsia sul corpo di Margherita Colombo, che sul corpo non presentava alcun segno di violenza.