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Omicidio di Giulia Tramontano

“Non hai urtato la mia auto, non puoi chiedere scusa”: la sorella di Giulia Tramontano risponde a Impagnatiello

Alessandro Impagnatiello, durante la prima udienza del processo che lo vede imputato per omicidio volontario aggravato, ha chiesto scusa in aula. Chiara Tramontano: “Meriti di svegliarti ogni giorno in galera e ripensare a cosa hai fatto”
A cura di Francesca Del Boca
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Chiara Tramontano
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Ha chiesto scusa in aula Alessandro Impagnatiello, il barman 30enne che lo scorso 27 maggio ha ucciso a coltellate la compagna incinta Giulia Tramontano, durante la prima udienza del processo che lo vede imputato davanti ai giudici della Corte d'Assise di Milano per omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi e vincolo della convivenza. "Ma non puoi chiedere scusa se hai avvelenato e ucciso barbaramente mia sorella e mio nipote", gli risponde la sorella di Giulia, Chiara Tramontano.

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Le parole di Chiara Tramontano

"Puoi chiedere scusa se per errore hai urtato lo specchietto della mia auto. Ma non puoi chiedere scusa se hai avvelenato mia sorella e mio nipote, prendendoci in giro e deridendo la loro figura. Non hai diritto a pronunciare, invocare o anche solo pensare a Giulia e Thiago dopo averli uccisi barbaramente", è il suo sfogo, pubblicato attraverso una storia Instagram. "Meriti di svegliarti ogni giorno in galera ripensando a ciò che hai fatto, provando solo ribrezzo per te stesso", la conclusione.

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Impagnatiello: "Chiedo scusa, vorrei non svegliarmi più"

Il riferimento, palese, è quello alle parole pronunciate oggi dallo stesso Impagnatiello. Parole che hanno fatto uscire la famiglia Tramontano dall'aula. "È stato un atto di disumanità. Quel giorno ho distrutto la vita di Giulia e del bambino. Quel giorno con loro anche io me ne sono andato", ha detto. "Se questa è l'occasione e il luogo per farlo porgo le mie scuse. L’unica cosa che faccio, la sera prima di dormire, è sperare di non svegliarmi al mattino dopo".

"Era la prima occasione che aveva per parlare con la famiglia", il commento della sua avvocata Giulia Gerardini. "Ha provato a mettere per iscritto il suo pensiero, ma prima non ci riusciva. Ha dato alla famiglia anche il tempo per vivere il dolore".

"Ergastolo per Alessandro Impagnatiello"

Del resto, non è la prima volta che Chiara Tramontano, oggi al processo con il fratello Mario e i genitori Franco e Loredana, invoca la massima pena per l'assassino della sorella Giulia. "Non voglio che l'odio vinca su di me. Sono pervasa dall'amore che provo per Giulia, da quanto mi manca, da quello che avrei potuto fare, dalla zia che avrei potuto essere", aveva dichiarato in diretta al programma Rai Ore 14. 

"Adesso però spero che l’ergastolo ci sia, e che lui marcisca in carcere", il finale. Sulla testa del 30enne di Senago, in fondo, pesano ben quattro aggravanti, tra cui la premeditazione. Un'esito processuale quasi scontato, a meno che a Impagnatiello non venga riconosciuto un vizio di mente. "Almeno quando guarderemo la lapide di mia sorella, sapremo che la persona che le ha causato tutto questo e ci ha distrutto la vita non ha nemmeno lui più una vita. Per una mamma e un padre che visitano la figlia al cimitero, non può non esserci un uomo dietro le sbarre per sempre".

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