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Non funziona l’app, autista fa scendere dall’autobus una ragazzina di 14 anni e la fa andare a piedi a scuola

Una 14enne di Mariano Comense è stata fatta scendere dall’autobus che l’avrebbe dovuta portare a scuola. Non riusciva a mostrare l’abbonamento acquistato con lo smartphone per un problema dell’applicazione e l’autista non ha considerato valida la ricevuta di pagamento.
A cura di Fabio Pellaco
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Un autobus della Asf autolinee (foto Facebook)
Un autobus della Asf autolinee (foto Facebook)

Una ragazzina di 14 anni sale sul bus a Mariano Comense per andare a scuola, ma non riesce a mostrare l'abbonamento all'autista perché l'applicazione sul telefono non funziona. Così il conducente della linea la lascia a piedi nonostante lei abbia mostrato la ricevuta di pagamento.

L'autista ha fatto scendere dall'autobus la 14enne

La vicenda è stata raccontata dal padre della 14enne a La Provincia di Como. Il fatto è accaduto nella mattinata di lunedì 2 ottobre. Intorno alle 7.30, la ragazzina, che frequenta la prima superiore all'istituto Antonio Sant'Elia di Cantù, stava attendendo il bus della linea C80 alla fermata di corso Brianza. All'arrivo del mezzo ha provato a mostrare al conducente l'abbonamento mensile caricato sullo smartphone.

In quel momento, l'applicazione di bigliettazione elettronica cui si appoggia Asf autolinee, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico nel Comasco, ha mostrato un messaggio di errore. Nonostante i ripetuti tentativi della ragazza, il titolo di viaggio continuava a non apparire così ha mostrato all'autista la ricevuta del pagamento effettuato il giorno precedente.

L'uomo non avrebbe voluto sentire ragioni sostenendo, come racconta il padre della 14enne, che l'unico modo per viaggiare sul bus fosse mostrare il biglietto elettronico oppure acquistarne uno a bordo. La studentessa non avrebbe avuto denaro sufficiente così le è stato intimato di scendere dal mezzo. La ragazza, mortificata per l'accaduto, ha chiamato il padre in lacrime chiedendogli di venirla a prendere.

Il padre: "Un malintenzionato avrebbe potuto approfittarsene"

Così il genitore ha avvertito la moglie che è arrivata alla fermata del bus in moto e ha accompagnato la ragazza a scuola, con le conseguenti difficoltà per chiedere un permesso sul luogo di lavoro. "Se non avessimo potuto accompagnarla personalmente, avrebbe perso una giornata di scuola o, peggio ancora, sarebbe stata esposta ad eventuali rischi essendo stata abbandonata alla fermata – ha detto il padre -. Se sfortunatamente un malintenzionato fosse passato di lì ed avesse visto la scena avrebbe potuto approfittarsene".

Asf autolinee, interpellata dal giornale comasco, ha comunicato che approfondirà i contorni della vicenda anche se, secondo l'azienda, l'autista non avrebbe commesso errori dal punto di vista pratico. Al momento non è chiaro se il problema riscontrato dalla ragazza sia attribuibile a un malfunzionamento dell'applicazione, della rete telefonica o ad altre cause.

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