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“Non è pubblicità ingannevole”: la risposta del San Raffaele alle accuse sullo spot per un esame da 2500 euro

Il San Raffaele risponde all’interrogazione presentata ieri, giovedì 20 febbraio, dalla deputata del Movimento 5 Stelle, Marianna Ricciardi: “Non si tratta di pubblicità ingannevole. Il Full Body Scan continuerà a essere disponibile”.
A cura di Giulia Ghirardi
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"L'interrogazione contiene affermazioni imprecise e denigratorie relativamente alla prestazione offerta. L'esame non presenta pericoli. Pertanto, non si tratta evidentemente di pubblicità ingannevole". Questa è la replica dell'ospedale San Raffaele in merito all'interrogazione parlamentare presentata ieri, nella giornata di giovedì 20 febbraio, dalla deputata del Movimento 5 Stelle, Marianna Ricciardi.

Attraverso l'interrogazione, la deputata del Movimento 5 Stelle, ha chiesto al ministro della Salute, Orazio Schillaci, di sospendere l'accreditamento all'ospedale milanese San Raffaele per la pubblicità "ingannevole" di uno screening radiologico di diagnosi precoce delle malattie. Si tratta del "Full Body Scan", esame che costerebbe oltre 2.500 euro, che ultimamente è stato pubblicizzato sui social da diversi personaggi, tra i quali Rosa Chemical, Shade e Sferaebbasta. "La prevenzione in medicina è fondamentale", ha dichiarato l'onorevole del M5S. "Ma deve basarsi su rigorose evidenze scientifiche, non sulle esigenze di bilancio di un gruppo privato".

L'interrogazione parlamentare di Ricciardi (M5S)

"Ho presentato un’interrogazione al ministro della Salute per sapere come ha intenzione di agire nei confronti dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, il quale pubblicizza in modo ingannevole screening con esami radiologici che, se non effettuati in popolazioni selezionate, rischiano non solo di essere inutili ma perfino di arrecare danni", ha scritto Ricciardi.

"Fare esami inutili, che vengono presentati come utilissimi solo da chi li vende, toglie salute, non la dà. Prima di stabilire che un accertamento sia utile per le persone sane sono necessari studi approfonditi, perché nella maggior parte dei casi questi accertamenti sono dannosi", ha dichiarato ancora Ricciardi.

La replica dell'ospedale milanese San Raffeale

Con riferimento alla nota dell’Onorevole Ricciardi diffusa dalle agenzie con riguardo a temi di presunta pubblicità ingannevole e screening con esami radiologici, si precisa che essa contiene affermazioni imprecise e denigratorie relativamente alla prestazione offerta", ha dichiarato l'ospedale San Raffaele di Milano.

"Si tratta infatti di un esame effettuato tramite una risonanza magnetica a 3 Tesla, senza utilizzo di liquido di contrasto e senza utilizzo di radiazioni ionizzanti, che non presenta quindi pericoli, come supportato da solide evidenze cliniche e scientifiche. Pertanto, non si tratta evidentemente di pubblicità ingannevole bensì di comunicazione corretta che Ospedale San Raffaele continuerà a proporre al pubblico. La prestazione Full Body Scan continuerà a essere disponibile esclusivamente in regime di solvenza".

La risposta di Ricciardi

"Dopo aver avuto notizia dell'interrogazione, il San Raffaele è corso a modificare il suo sito web – ha poi puntualizzato Ricciardi – Fino alla tarda mattinata di ieri, veniva scritto che la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata, erano ‘utilizzate in questo esame'. Oggi viene scritto che sono ‘presenti presso l'Unità'. L'ospedale avrebbe potuto dichiarare che il suo sito conteneva informazioni sbagliate o non aggiornate"

La deputata cinque stelle ha infine aggiunto: "Insisto sulla pubblicità ingannevole: nel suo messaggio pubblicitario, il rapper sostiene che ‘qualsiasi patologia o lesione in qualsiasi parte del corpo può essere evidenziata'. Ovviamente, ci sono diverse malattie mortali e prevenibili che questo esame non può evidenziare".

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