“Non dimenticherò mai quando ha ripreso vita”: parla la finanziera che ha salvato una bimba dall’annegamento

La bimba, Isabel 3 anni, è stata tolta dall’acqua quando era già in arresto cardiaco. A salvarla è stata il maggiore e medico della Guardia di Finanza Giuliana Corrado che a Fanpage.it ha spiegato cosa è successo.
A cura di Giorgia Venturini
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È il maggiore e medico della Guardia di Finanza Giuliana Corrado, in servizio al Comando Interregionale Nord Occidentale di Milano, la donna che ha salvato la bambina che ha rischiato di annegare alle piscine del Center Park di Antegnate, in provincia di Bergamo. La bimba, Isabel 3 anni, è stata tolta dall'acqua quando era già in arresto cardiaco: dopo l'intervento del maggiore Giuliana Corrado è fortunatamente tornata a respirare dopo 180 secondi. "Quando ha riaperto gli occhi, sono tornata a respirare anche io", a Fanpage.it Giuliana Corrado ha racconta quello che è successo.

Maggiore lei è stata protagonista del salvataggio di una bambina in piscina. Ci può raccontare cosa è successo?

Era una normale domenica mattina di fine luglio, quindi ovviamente gran caldo. Io e la mia famiglia abbiamo deciso di andare in piscina. Ci trovavamo in provincia di Bergamo, tra l'altro, cosa per me inusuale perché lavoro a Milano. Eppure abbiamo scelto questo parco acquatico molto grande. Non lo conoscevo. Qui mi sono trovata davanti questa scena veramente surreale.

Ho visto questa bimba esanime tra le braccia di una signora in piscina. Subito mi è venuto l'istinto ovviamente di entrare in piscina e di recuperare la bimba dalle braccia della signora. L'ho stesa a terra, era già in arresto cardiocircolatorio. Nei successivi tre minuti ho eseguito tutte le manovre di rianimazione cardio-polmonare. Ancora ora a pensarci mi sono emozionata.

Poi la gioia di quando si è ripresa…

Non dimenticherò mai la faccia di quella bimba che dopo 3 minuti ha dato i primi segni di vita per poi irrompere in un pianto che è stato liberatorio per tutti. Infine c'è stato questo applauso di tutti i presenti in piscina. Non sapevamo niente di questa bambina, soprattutto da quanto tempo si trovava in acqua. Sapevamo solo che la signora che l'aveva in braccio l'aveva recuperata dal fondo della piscina. L'ha recuperata ma la piccola era già priva di sensi.

A quel punto è intervenuta lei. La piccola è stata fortunata perché ha incontrato lei quel giorno.

Io sinceramente penso che essere stata solo lo strumento di questo disegno veramente divino: come se ci fosse stato un angelo custode di Isabel molto potente che ha fatto in modo che ci fossero tutte queste serie di eventi grazie ai quali si è salvata. Come la mia presenza lì che sicuramente non era usuale: era la prima volta in vita mia che andavo anche in provincia di Bergamo.

Come sta ora la piccola? 

Non solo la bimba è sopravvissuta, ma è in perfetta salute. È una bambina bellissima, birichina.

L'ha di nuovo sentita in questi giorni? 

I genitori mi mandano ogni giorno i video e le foto con lei. Oltre che alcuni messaggi vocali. Così ho avuto modo di vedere che veramente si è risolto tutto con un bellissimo lieto fine.

Quali sono state le prime parole delle piccola?

Mi ha ringraziata, come se fossi il suo angelo. Non c'è soddisfazione più grande.

Lei oltre a essere un maggiore della Guardia di Finanza è anche un medico. Ci può spiegare quanto tempo passa perché un corpo vada in arresto cardiaco?

Dipende da molti fattori, anche esterni. A volte sono necessari pochi secondi per annegare. L'annegamento è un evento che purtroppo è frequente. La differenza viene fatta da un minuto all'altro e quindi bisogna stare molto attenti.

La sorveglianza dei bambini vicini all'acqua deve essere maniacale perché, ripeto, bastano pochi minuti. Occorrono tante forme di prevenzione affinché non si verifichino casi simili. Come ad esempio, non bisogna buttarsi in acqua subito dopo aver pranzato o dopo aver anche bevuto delle bibite gasate, così come dopo essere stati molto al sole. Insomma, non bisogna mai sfidare la natura perché vince sempre lei. Per cui quando il mare è agitato, quando non ci sono le condizioni, non si deve entrare in acqua.

È necessario anche diffondere la cultura dell'insegnamento di queste manovre salvavita che, come nel caso di Isabel, fanno la differenza. Chiunque così sarebbe in grado di salvare la vita a una persona.

Può dare qualche istruzione a un qualunque cittadino che si trova come lei a dover soccorrere una persona che rischia di annegare? Quali sono gli step che bisogna fare?

Tutto dipende dal suo sangue freddo e dalla preparazione. Questa è la prima cosa: bisogna capire se si è in grado di cominciare le manovre di rianimazione oppure no. Indipendentemente dal fatto che si conosca o meno la tecnica, è, in un primo momento, una questione di istinto.

A tutti dico sempre di attirare l'attenzione: gridare, chiedere aiuto, chiamare i soccorsi. Importantissimo è chiamare subito l'ambulanza in modo tale che i soccorsi possano essere più tempestivi possibili. Poi se si ha anche la competenza di mettere in pratica le manovre salvavita, è chiaro che è una fortuna in più per la vittima.

È la prima volta che le è capitato un salvataggio del genere?

Chiaramente il medico è abituato a trovarsi di fronte al confine molto sottile tra la vita e la morte. Però solitamente accade in strutture dedicate. È stata la prima volta che faccio un salvataggio per annegamento.

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